“I trattori agricoli, specie se quelli moderni e dimensionati sono malvisti, perché rumorosi e sporchi, quando devono transitare nelle strade di Paese; i mezzi agricoli particolarmente dimensionati, poi, per attraversare determinate strade devono chiedere permessi di transito con così largo anticipo e così rigidi nei percorsi da divenire inapplicabili. Accade così, che per non disturbare con il loro lavoro, in una gimcana di rimostranze e adempimenti, gli agricoltori lascino per qualche ora nella notte trattori e mezzi in campo, specie se le lavorazioni sull’appezzamento non sono terminate. E notte tempo vengono buggerati da bande ormai ben organizzate. Solo l’ultima razzia, qualche giorno fa nella zona di Boscone Cusani, purtroppo di recente ripetutamente presa di mira, è fruttata, in controvalore, circa 12.000 euro tra gasolio agricolo, dotazioni e satellitari e razziati a due trattori”. Lo denuncia Confagricoltura in una nota.
“Per lavorare abbiamo bisogno di duemila permessi e ci giostriamo tra intralci e divieti, mentre chi ci deruba agisce indisturbato” – commenta amaramente Filippo Gasparini, presidente di Confagricoltura Piacenza che ha ricevuto la telefonata denunciante l’accaduto. “I mezzi disturbano, allora si cerca di passare il meno possibile in strada e si lasciano nei campi, ma sono in pericolo. Sulle strade no, sugli argini no, come facciamo a produrre? Il contesto è brutto, di quelli che fanno venir voglia di scappare via. Prima i cinghiali che devastano le colture, poi i mezzi danneggiati, poi i cittadini che non voglio rumore né odori: sta diventando davvero inospitale lavorare nel nostro Paese”. Sulla questione dei troppi cinghiali Confagricoltura Piacenza era intervenuta solo qualche giorno prima chiedendo la possibilità di mettere in campo sele-controllori in affiancamento all’opera degli Atc.
“Sul mais hanno vietato le conce delle sementi e l’uso di alcuni repellenti che si erano mostrati efficaci nel tenere lontano i cinghiali – spiega Gasparini –. Sembra una manovra avvolgente: mentre ci continuano a chiedere sacrifici, noi continuiamo a subire controlli puntuali di ogni genere, doverosi per legge per carità, ma alla fine per cosa e rispetto a quale rischio? In parallelo poi però non è puntuale la difesa delle aziende. Furti e danni sono reiterati, garantire la sicurezza in azienda dovrebbe essere prioritario. È a rischio la tenuta psicologia degli agricoltori e degli allevatori. Non vorrei – conclude il presidente di Confagricoltura Piacenza – che l’esasperazione portasse a qualche atto estremo e di ribellione, con il rischio di porci in una situazione di torto dopo i tanti danni subiti”.
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.
Dopo una settimana di caos in casa Piacenza a parlare sarà finalmente il campo. Il…
A caccia della terza vittoria consecutiva. Dopo due tie break con il sorriso, in B2…
Si chiude con un probante match interno il trittico ravvicinato della Canottieri Ongina in serie…
Segui Sammaurese-Fiorenzuola domenica, dalle 14:30, con gli aggiornamenti LIVE su RADIOSOUND! Il Fiorenzuola di mister…
Scuola Genitori di Piacenza appuntamento per venerdì 22 Novembre 2024 alle ore 17.30 presso il Liceo…
Conto alla rovescia per l'accensione dell'albero di Natale in piazza Mercanti, sabato 23 novembre alle…