Sabato 1° febbraio si è svolta al Milestone la Finale Solisti. La prima delle quattro relative al Concorso per giovani talenti del Jazz italiano “Chicco Bettinardi”.
I premi in palio consistono in denaro di diversa entità per i primi due classificati e l’ambitissimo ingaggio nel cartellone principale del Piacenza Jazz Fest dell’anno successivo. Il tutto accanto ai grandi mostri sacri della scena musicale internazionale, tre saxofonisti, un pianista e un clarinettista.
I solisti erano accompagnati da una sezione ritmica di eccezione, in veste anche di giurati; composta da Roberto Cipelli al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria.
Verdetto netto per il pianista Nicolò Petrafesa, che ha messo d’accordo il pubblico che gremiva la sala e la giuria; ha convinto tutti con le sue esibizioni sicure come quelle di un veterano, leggere e di grande musicalità.
Il pianista pugliese ha presentato un brano di sua composizione dal titolo “Rising” e due standard egregiamente eseguiti, “The Nearness of You” scritto da Hoagy Carmichael nel 1938 e “Poinciana” di Buddy Bernier.
Il livello è stato anche in questa occasione molto alto. Gli altri finalisti, in ordine di scaletta, Raffele Fiengo, al sax alto, ventiduenne brianzolo; il 24enne milanese Federico Calcagno al clarinetto basso: Vittorio Cuculo, al sax alto e Andrea Paternostro, sempre al sax alto, da Cassano Ionio, in provincia di Cosenza.
Alla fine della serata il presidente del Jazz Club Gianni Azzali, insieme a tutti i giurati (oltre ai tre già citati, il presidente Giuseppe Parmigiani, Jody Borea, Giancarlo Spezia e Mauro Slaviero) ha proclamato, oltre a Petrafesa, anche il secondo premio, assegnato a Federico Calcagno che si è esibito al clarinetto basso.
Vale la pena sottolineare il grande valore di questa iniziativa che è totalmente tesa a valorizzare giovani musicisti e fare loro compiere un’esperienza importante. Il tutto esibendosi su un palco che è stato calcato da grandi personalità della musica jazz e davanti ad un pubblico attento e qualificato come ormai è quello piacentino, che ha anche questa volta gremito il jazz club.
Accanto ad un’atmosfera di sana e divertente competizione – anch’essa motivo di crescita per i concorrenti – il Concorso Bettinardi maniene alterate negli anni le caratteristiche di ospitalità e rispetto per le giovani leve del jazz; confermandosi un fiore all’occhiello del Jazz Festival piacentino, accrescendo così il valore sociale della manifestazione.
L’organizzazione si complimenta con tutti i finalisti per l’alto livello di preparazione dimostrato.
L’appuntamento è per sabato prossimo 8 febbraio alle ore 21.30 per la finale della sezione Gruppi.
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