Risorse economiche esigue e carenza di personale. Sono queste le problematiche emerse quest’oggi durante l’incontro tra Provincia e comuni dell’Alta Val d’Arda. Per la Provincia erano presenti la presidente Monica Patelli insieme alla consigliera provinciale con delega alla Pianificazione territoriale Claudia Ferrari (in qualità di Coordinatrice Piccoli Comuni ANCI Emilia-Romagna), il direttore generale della Provincia Vittorio Silva e il dirigente del servizio Viabilità Davide Marenghi.
I comuni erano rappresentati dal sindaco di Morfasso Paolo Calestani (con lui il vicesindaco Filippo Segalini e l’assessore Domenico Besagni), il sindaco di Vernasca e presidente dell’Unione Comuni Montani Alta Val d’Arda Giuseppe Sidoli, il sindaco di Castell’Arquato Giuseppe Bersani e il sindaco di Lugagnano Val d’Arda Antonio Vincini.
Anche l’incontro morfassino – presenti anche i responsabili dell’ufficio ragioneria Mariarosa Rigolli, dell’ufficio tecnico Marco Gregori e dell’ufficio anagrafe Martina Saccomani per il Comune ospitante, nonché il V. Brigadiere Tanino Scuderi, comandante della locale Stazione dell’Arma, insieme al carabiniere Ferdinando Venusti – è stato caratterizzato dal tema delle infrastrutture stradali. Il sindaco di Vernasca e presidente dell’Unione Sidoli ha sottolineato la necessità di lavorare insieme. Collaborare al fine di acquisire finanziamenti per l’ammodernamento (che sarà basato su una aggiornata raccolta di dati e dovrà tener conto della contestuale realizazione di una pista ciclabile, a servizio anche del cicloturismo) e il potenziamento della viabilità della fondovalle dell’Arda, “che è inadeguata agli attuali volumi di traffico”.
In merito alla Viabilità, il dirigente del servizio della Provincia Davide Marenghi ha in seguito elencato i numerosi interventi – già finanziati – che la Provincia ha già in programma dal 2023 fino al 2029 nei quattro territori comunali, che sono interessati da più strade e ponti di competenza dell’ente di Corso Garibaldi.
La crescente complessità che accomuna i fronti della pianificazione, della digitalizzazione e dell’energia (tre punti su tutti: Piano Energetico, Comunità Energetica, centralina per produrre energia elettrica alla Diga di Mignano) è alla base della proposta, avanzata alla Provincia, di creare un nucleo tecnico di supporto ai Comuni su progetti avanzati per intercettare le risorse (PNRR, ma non solo) rese disponibili a tutti i livelli.
Un’ipotesi che, in attesa di sviluppi favorevoli dal confronto politico in atto a livello nazionale, deve al momento fare i conti – come spiegato dal direttore generale della Provincia, Vittorio Silva – non solo con le perduranti conseguenze negative della cosiddetta riforma Delrio, ma anche con i vigenti meccanismi di regolazione delle assunzioni, che lasciano margini molto stretti, e con l’oggettiva difficoltà di reperire i profili adeguati.
Su quest’ultimo aspetto, che tocca in generale tutti gli enti locali, sia il sindaco di Castell’Arquato Bersani che il sindaco di Lugagnano Vincini hanno espresso apprezzamento per il supporto fornito dalla Provincia ai Comuni. Supporto in particolare sul reclutamento del personale tramite le selezioni uniche per la formazione di elenchi di idonei all’assunzione nei ruoli dell’amministrazione.
Nell’incontro di Morfasso ulteriori questioni di attualità hanno accomunato gli interventi dei sindaci, al lavoro anche su tematiche e iniziative rispetto alle quali la Provincia non ha competenze dirette. Dall’assistenza agli anziani al trasporto pubblico, dalle scuole elementari e medie alla telefonia, con problemi tecnici oggetto di segnalazioni da parte di più residenti nei territori di piccoli Comuni.
Sintetizzando il punto di vista di tutti i colleghi sindaci, Sidoli ha chiuso insistendo sulla necessità di collaborare insieme. “Il gioco di squadra costituisce l’unico modo per riuscire a far decollare una nuova stagione di sviluppo della valle”.
A commento della giornata la presidente Patelli ha particolarmente sottolineato quanto fatto in sinergia dalle quattro Amministrazioni come componenti dell’Unione Comuni Montani Alta Val d’Arda. “È un’Unione concreta, vivace e lungimirante sia nell’andare al di là delle attività condivise sia nel volersi attrezzare per sfide caratterizzate da situazioni in continuo e rapido divenire, ad esempio sul fronte tecnico dell’energia. È palpabile la voglia di fare insieme e di muoversi in un’ottica di territorio allargato. Come nel caso dei progetti di valorizzazione del patrimonio storico-culturale che generano un indotto importante per il turismo, il commercio e in generale l’economia della zona”.
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