“Biblioteche, bike sharing, digitalizzazione e nuovi alberi: il Comune di Piacenza avanguardia nella sostenibilità”

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Piacenza è all’avanguardia nel campo della sostenibilità. Non solo dal punto di vista dei numeri, ma anche da quello del contributo che ha dato, e continua a dare, per il miglioramento e l’aggiornamento del sistema di monitoraggio della Rete dei Comuni Sostenibili. Un vero e proprio modello nazionale.

Andiamo con ordine. Oggi, giovedì 9 maggio 2024, è stato presentato il Rapporto di sostenibilità del Comune di Piacenza all’interno di un evento, Insieme verso la città futura, che fa capo al Festival dello Sviluppo Sostenibile promosso da ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Alla presentazione del Rapporto sono intervenuti Giovanni Gostoli, direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili, la sindaca Katia Tarasconi e l’assessore del Comune di Piacenza Francesco Brianzi, che detiene le deleghe a Politiche giovanili, Università e Ricerca, Next Generation EU, Agenda 2030 e Progetti Europei.

Il Comune di Piacenza non ha solo fatto registrare dati positivi per questo Rapporto, come si può vedere di seguito, ma si è proposte per fare da apripista nazionale della evoluzione del monitoraggio della Rete. In pratica, il prossimo Rapporto di sostenibilità, la cui elaborazione inizierà dal mese di giugno, conterrà non solo una fotografia dello stato dell’arte, ma anche la valutazione della raggiungibilità di alcuni obiettivi che Piacenza si è data. Un modo per testare ancora più a fondo l’impegno sugli obiettivi dell’Agenda 2030. Un esperimento che coinvolgerà tre Comuni in tutta Italia, tra i quali proprio Piacenza, per poi estendere nel 2025 il metodo a tutti i Comuni della Rete.

Il Rapporto di sostenibilità del Comune di Piacenza e come funziona

La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dal Comune e da Istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato questo Rapporto, che valuta 99 indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dei Comuni. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei. La Rete dei Comuni Sostenibili – lo ricordiamo – è aperta a tutti i comuni, unioni dei comuni, province, città metropolitane e regioni, di qualunque colore politico sia l’amministrazione in carica.

Nel dettaglio, i numeri del Rapporto di sostenibilità 2023 del Comune di Piacenza dicono che tra gli indicatori di tipo quantitativo di competenza comunale, cioè quelli misurabili con tendenze numeriche, circa il 73% ha tendenza positiva. Particolarmente significativi, ad esempio, il raggiungimento del 95% dell’illuminazione pubblica con tecnologia a led, le colonnine di ricarica per le auto elettriche salite a 5,25 ogni 10 kmq, la piantumazione di nuove alberature e il superamento del 71% di raccolta differenziata, nonché il pieno utilizzo del sistema PagoPA per tariffe e servizi, la diffusione delle biblioteche comunali sul territorio, la crescita del bike sharing.

Per quanto riguarda gli indicatori qualitativi, si segnalano ad esempio il pagamento delle fatture a 11 giorni prima della scadenza, l’approvazione del piano per la transizione digitale, la presenza di strumenti di pianificazione urbana per la mobilità sostenibile e l’inserimento degli obiettivi di Agenda 2030 nel Documento unico di programmazione.

“Il rapporto di sostenibilità – sottolineano la sindaca Katia Tarasconi e l’assessore Francesco Brianzi – è un ulteriore, importantissimo tassello nel percorso che l’Amministrazione ha intrapreso sin dall’inizio del mandato, istituendo una delega specifica all’Agenda 2030 e collegando ai target Onu gli 11 punti strategici delle nostre linee programmatiche. Farci valutare su questi aspetti significa assumere un impegno ancor più forte per il domani, intervenendo per migliorare le criticità che possono emergere e lavorando per consolidare ancor di più gli elementi positivi”.

“La nostra visione del futuro e dello sviluppo di Piacenza trova espressione nei grandi progetti legati al Pnrr e all’Agenda trasformativa urbana sostenuta dalla Regione Emilia Romagna, ma anche attraverso il protagonismo dei giovani, grazie a iniziative come il bando Piacenza 2030, per cui il Comune è stato insignito del Premio Cresco Award, o UAU PC!, che fa della street art un elemento di rigenerazione urbana con un approccio partecipativo e di coinvolgimento della collettività. Ringraziamo la Rete dei Comuni Sostenibili per questa opportunità – concludono gli amministratori piacentini – che per il nostro ente rappresenta anche un’occasione preziosa di formazione rivolta ai tanti dipendenti neo-assunti: una risorsa su cui investire perché è alla loro competenza e sensibilità che saranno affidati i progetti di innovazione sostenibile negli anni a venire”.

“Piacenza è stata la prima realtà dell’Emilia-Romagna ad aderire alla Rete dei Comuni Sostenibili e ricevere la Bandiera Comune Sostenibile 2024 – commenta Giovanni Gostoli, direttore generale della Rete dei Comuni Sostenibili –. In solo tre anni di attività la Rete è già oggi l’associazione nazionale più grande in Europa di comuni, città metropolitane e province che si dedicano allo sviluppo sostenibile e alla ‘messa a terra’ degli obiettivi di Agenda 2030 attraverso un monitoraggio volontario delle politiche locali. Questa mattina è stato presentato il primo Rapporto di sostenibilità frutto della misurazione attraverso gli indicatori, realizzati con ASviS, che sono il cuore dell’attività progettuale.

Piacenza è una realtà dinamica, innovativa e impegnata con tanta energia al miglioramento della qualità di vita e del benessere equo e sostenibile della comunità locale. In pochi mesi dall’ingresso nell’associazione è diventata già un punto di riferimento per altri Comuni e ha partecipato attivamente anche all’Assemblea nazionale condividendo buone pratiche.

Inoltre, sarà uno dei Comuni italiani su cui sperimenteremo la ‘fase 2’ del progetto che ci condurrà alla redazione della Agenda Locale 2030. Il prossimo report, infatti, conterrà non solo il trend storico sulle performance degli indicatori, ma chiederemo all’amministrazione comunale anche di porsi degli obiettivi di miglioramento. In questo modo analizzeremo anche il trend di raggiungibilità o meno degli stessi al 2030. Misurare significa avere consapevolezza, ma anche offrire strumenti per una partecipazione consapevole alle scelte da fare. Desidero rivolgere i complimenti al Comune di Piacenza per il tanto lavoro avviato in questi anni e ringrazio l’Amministrazione comunale e gli uffici per la grande collaborazione”.

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 100 enti locali ed è in costante espansione.

Rete Comuni sostenibili https://www.comunisostenibili.eu/
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