Nasce a Piacenza il “Comitato Piacenza per Bonaccini”, che vede alla guida Luca Quintavalla, sindaco di Castelvetro Piacentino.
“Dopo la costituzione del “Comitato Piacenza per Bonaccini”, avvenuta la scorsa settimana su iniziativa soprattutto dei Sindaci e Amministratori locali di centrosinistra, sono davvero tante le persone che stanno manifestando sostegno alla candidatura di Stefano, a cui viene riconosciuta credibilità e concretezza, qualità ampiamente dimostrate nel governare l’Emilia-Romagna”.
“Il valore aggiunto di Bonaccini è la sua capacità di liberare le migliori energie che il partito esprime soprattutto nei territori (il centrosinistra governa la grande maggioranza dei Comuni italiani) e che, purtroppo, in questi anni la classe dirigente nazionale non ha adeguatamente valorizzato”.
“L’esperienza delle sindache e dei sindaci, delle amministratrici e degli amministratori locali dimostra che c’è un centrosinistra vincente, capace di leggere i bisogni dei cittadini, di dare risposte concrete, e quindi di essere scelto, sostenuto, votato dai cittadini e dalle cittadine italiani. Le città in questi anni hanno fatto emergere nuovi modelli, assetti che spesso hanno trovato in un civismo illuminato il proprio contenitore politico”.
“La giusta sintesi sta nello slogan della sua campagna “Energia Popolare al servizio di un progetto collettivo”: per un partito non populista ma popolare, in cui più che il singolo conti la comunità e la condivisione. Le proposte che accompagneranno la candidatura di Bonaccini alla Segreteria del PD saranno definite nella Convenzione programmatica prevista il 28 e il 29 gennaio a Milano, iniziativa a cui anche noi, come Comitato di Piacenza, parteciperemo, e che rappresenterà la conclusione del tour che Stefano sta completando in tutte le regioni italiane”.
LE PROPOSTE DI BONACCINI
In attesa della Convenzione di Milano, possiamo comunque evidenziare alcune delle principali proposte che Bonaccini intende portare avanti:
LAVORO E PARITA’
l lavoro e la sua qualità sono la nostra priorità.
Contro la precarietà e per stipendi migliori, rafforzando e sostenendo la contrattazione collettiva. Il nostro compito è sostenere chi lavora e le aziende serie che creano occupazione buona e ben retribuita.
Occorre rendere reale la parità salariale tra donne e uomini e favorire il superamento delle difficoltà di accesso delle donne a specifici settori lavorativi, sostenere i loro percorsi di carriera e garantire la possibilità di raggiungere posizioni di leadership nelle imprese.
Al Paese servono una politica industriale robusta, un grande piano per la formazione e un taglio deciso delle tasse sui redditi da lavoro, per aumentare gli stipendi e per rendere il lavoro stabile più conveniente rispetto a quello precario.
L’esatto contrario della flat tax, dell’aumento dei voucher e dell’estensione dei contratti a termine.
UN VERO SVILUPPO SOSTENIBILE
L’utilizzo dei fondi europei e nazionali dovrà essere concentrato sul perseguimento di uno sviluppo fondato sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Il modello è quello messo in campo in Emilia-Romagna con il “Patto per il lavoro e per il Clima” in cui si prevede la completa decarbonizzazione entro il 2050 e 100% di energie rinnovabili al 2035, il 3% del PIL in ricerca e neet (giovani che non studiano e lavorano) sotto il 10%.
SANITA’ UNIVERSALE, FORTE, TERRITORIALE E A GUIDA PUBBLICA
Sottofinanziare la sanità è una scelta di destra e significa tagliare sul diritto alla salute delle persone. La prima battaglia del nuovo PD sarà quella di puntare ad aumentare il finanziamento del servizio sanitario nazionale, con l’obiettivo di portare la spesa sanitaria oltre il 7% del Pil. Non solo più risorse, ma anche distribuite meglio, affinché un cittadino di Bolzano e uno di Palermo abbiano lo stesso diritto a curarsi.
Alla luce dell’esperienza della pandemia, si deve puntare sulla rete territoriale per le cure primarie, con i servizi di prossimità, come le USCA (nate proprio a Piacenza durante l’emergenza Covid), perché gli ospedali non bastano, non possono farsi carico di tutto.
Di fronte alla necessità di aumentare il numero del personale sanitario, proponiamo di superare il numero chiuso nelle facoltà di Medicina, aumentando infermieri e operatori.
SCELTA DEI CANDIDATI AL PARLAMENTO
Se non riusciremo a cambiare questa pessima legge elettorale, per scegliere candidate e candidati al Parlamento faremo le primarie: saranno gli elettori a scegliere i propri rappresentanti, basta paracadutati decisi a Roma e “liste bloccate”.
Rinsaldare il rapporto tra eletti ed elettori attiene alla qualità della democrazia. E noi dobbiamo essere il Partito Democratico di nome e di fatto.
Avvertiamo tutta l’urgenza di un passaggio decisivo per il centrosinistra italiano e anche per il Paese, che il congresso del PD può rappresentare.
Oltre alle proposte, serve la credibilità delle persone che le facciano camminare.
Siamo convinti che Bonaccini, amministratore locale di grande esperienza, alla guida di una Regione tra le più innovative d’Italia oltre che tra le più eque, sia la figura giusta per raggiungere insieme due obiettivi fondamentali: da un lato, quello di definire un’identità chiara e riformista del partito, anche con un’azione comunicativa più efficace dell’attuale; dall’altro, quello di costruire una coalizione larga di centrosinistra, imperniata sul ruolo del nuovo PD, che possa rappresentare un’alternativa seria e credibile all’attuale maggioranza di destra, sull’esempio di quanto fatto in Emilia-Romagna.
19 gennaio 2023
Il coordinatore del “Comitato Piacenza per Bonaccini”
Luca Quintavalla – Sindaco di Castelvetro P.no
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