Negli spazi offerti dal seminario vescovile di via Scalabrini è iniziato l’allestimento della mostra “Come eravamo: 1940-1990, i cinquant’anni più precipitosi del secolo breve”.
Un momento pensato dagli “Stagionati”, per offrire principalmente alle scuole, ma anche a tutta la cittadinanza uno spunto di riflessione sul nostro passato prossimo. In particolare in vista di uno sguardo sul nostro futuro.
La mostra sarà inaugurata sabato 29 febbraio alle ore 15 e resterà aperta dall’1 al 31 marzo. Nello specifico dal lunedì al venerdì per le scuole su prenotazione. Sabato e domenica pomeriggio ingresso libero per tutti.
Gli stagionati si descrivono sul web
All’insegna del motto “ È BELLO AVERE IDEE, È MEGLIO REALIZZARLE”, sul finire del 2000 un gruppetto di arzilli settanta – ottantenni, provenienti da esperienze lavorative e di vita le più disparate ( ex operai o dirigenti, docenti universitari o insegnanti, artigiani o liberi professionisti), ma legati da amicizia e mossi dallo stesso entusiasmo e dalla convinzione di aver ancora molte cose da dire, soprattutto ai giovani, diede vita a GLI STAGIONATI.
Il nome è chiaramente allusivo (….vecchi, ma buoni).
Obiettivo della loro attività: far conoscere alle nuove generazioni il loro passato (giochi, mestieri, dialetto, ecc.)….per non dimenticare.
Oggi i genitori hanno meno strumenti formativi, di quanto ne avessero i loro genitori e meno opportunità di misurarsi in termini educativi con i propri figli, da cui la delega a volte dannosa dell’educazione dei figli alla scuola.
L’esperienza delle vecchie generazioni è essenziale per i giovani e per la stessa scuola.
Ecco dunque “l’idea scuola” (all’inizio in particolare quella elementare), fin da subito sostenuta e apprezzata da dirigenti scolastici e insegnanti.
Da allora il raggio d’azione degli STAGIONATI si è molto allargato, da una parte fino alla scuola media superiore, dall’altra anche alla materna e l’occhio si è aperto non solo sul passato e i suoi molteplici aspetti, ma anche sul presente, specie riguardo la prevenzione alla salute, grazie alla collaborazione gratuita e altamente qualificata di medici, del calibro di alcuni nostri primari ospedalieri.
Negli ultimi anni il gruppo ha esteso i suoi interventi anche alle Case di Riposo, convinto che una sana solidarietà…. generazionale possa alleggerire il cammino di qualcuno meno fortunato.
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