In quei pochi metri quadrati c’era tutto l’occorrente per far crescere le piante di stupefacente in maniera sana e rigogliosa.
I carabinieri della Stazione di Cortemaggiore hanno rinvenuto e sequestrato quanto il giovane operaio, domiciliato nel paese magiostrino, aveva già utilizzato e dismesso : tenda, ventilatori, lampade a led, prodotti concimanti, fitofarmaci, convettori e sifoni. Serra che forse sarebbe stata riutilizzata dal giovane, se non fosse stato per l’intervento dei militari di Cortemaggiore insieme ai colleghi di Villanova sull’Arda, che a seguito di primi accertamenti su una rilevata emissione di esalazioni provenienti dal domicilio dell’operaio, hanno perquisito l’abitazione.
I loro dubbi vengono confermati nel momento in cui entrando nell’abitazione sparsi qua e là sono stati trovati diversi barattoli di vetro contenente la sostanza stupefacente, per un peso complessivo di quasi 450 grammi, due bilancini di precisione e materiale atto al confezionamento. Il giovane operaio, è stato accompagnato in caserma e dopo le formalità di rito dichiarato in arresto per coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Per concorso nelle medesime violazioni è stata denunciata anche la convivente di 23 anni di origini bergamasche dello stesso. Mercoledì mattina è comparso in Tribunale dove è stato sottoposto al processo per direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto e lo ha condannato ad 1 anno e 4 mesi – pena sospesa – ed a 4000 euro di multa.
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