Nelle prime ore del 15 aprile 2021, in Piacenza e provincia, i carabinieri del Comando Compagnia Carabinieri di Piacenza hanno dato esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare; di queste, cinque applicative dell’obbligo di dimora e due dell’obbligo di presentazione alla p.g., emesse dal GIP del Tribunale di Piacenza. Sette persone ritenute responsabili – a vario titolo e in concorso tra loro – di “coltivazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica”.
L’indagine è iniziata nel mese di aprile 2019 dopo il rinvenimento di una serra di marijuana, all’interno di un’abitazione in Borgonovo Val Tidone (PC). A condurre l’inchiesta è stata la Sezione Operativa del Comando Compagnia Carabinieri di Piacenza, con il coordinamento del Sostituto Procuratore dott. Matteo CENTINI, ed ha consentito di individuare e disarticolare un gruppo di spacciatori italiani e stranieri (di nazionalità macedone, moldava e ucraina). La banda era dedita alla coltivazione e al successivo smercio di stupefacente del tipo marjuana.
L’inchiesta ha consentito di dimostrare numerosi episodi di spaccio nella città di Piacenza e nei comuni della Provincia.
Nel corso dell’indagine, i carabinieri hanno eseguito quattro arresti in flagranza, e sequestrato oltre 5 kg di marjuana e circa 400 piante di canapa indica.
Inoltre, i militari hanno scoperto due serre per la coltivazione di marijuana riconducibili agli indagati, dove hanno anche accertato il furto di energia elettrica.
L’operazione prende il nome di “Green Diy” , “verde fai da te”, in quanto la prevalente attività delle persone coinvolte era quella di coltivare e produrre marjuana.
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