Coldiretti, anche a Piacenza arrivano gli stagionali salva raccolti

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Anche Coldiretti Piacenza ha partecipato all’iniziativa di portata nazionale promossa da Coldiretti per salvare le produzioni agricole Made in Italy. È infatti atterrato all’aeroporto internazionale d’Abruzzo “Pasquale Liberi” di Pescara un volo charter proveniente dal Marocco con operai agricoli stagionali qualificati che ormai da anni sono impiegati sul territorio nazionale, tanto da essere diventati indispensabili per l’attività di molte aziende nostrane.

Il contingente troverà lavoro nei campi della nostra provincia, ma anche in quelle di Aosta, Mantova, Rovigo, Verona e L’Aquila: un’iniziativa resa possibile dall’intesa raggiunta dalla Coldiretti con le autorità del Marocco grazie alla collaborazione dell’Ambasciata italiana a Rabat. La sinergia ha permesso anche l’organizzazione di un servizio di tamponi rapidi prima della partenza dei lavoratori in aeroporto a Casablanca, in modo da garantire il rispetto dell’Ordinanza del Ministero della Salute appena pubblicata.

I lavoratori arrivati nella nostra provincia, al termine di un periodo di quarantena di 14 giorni che stanno già osservando, saranno destinati al trapianto e alla raccolta del pomodoro. «Si tratta di un’iniziativa importante, grazie alla quale Coldiretti dimostra la propria vicinanza alle esigenze delle imprese agricole associate», commenta Claudio Bressanutti, direttore di Coldiretti Piacenza. «Il pomodoro, fulcro di una filiera virtuosa, rappresenta una delle colture più preziose per il sistema agroalimentare piacentino. In questo momento le nostre aziende sono impegnate nei trapianti, che proseguiranno per diverse settimane: nel momento in cui si intensifica l’attività nelle campagne, la possibilità di contare sulla presenza di collaboratori storici e ben integrati nel tessuto economico e sociale è essenziale».

Si tratta – evidenzia Coldiretti Piacenza – di lavoratori dipendenti specializzati a tempo determinato che arrivano ogni anno per il lavoro stagionale e si trattengono fino a fine raccolta, per poi tornare nel proprio Paese. «La sospensione dei collegamenti aerei con l’Italia, da parte del Marocco, ha rischiato di mettere le imprese in grande difficoltà: un’eventualità scongiurata proprio grazie all’intervento di Coldiretti», conclude Bressanutti, sottolineando l’importanza di lavorare a livello nazionale per accordi bilaterali con i Paesi dove è più rilevante il flusso di lavoratori.

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