Tra cibo sintetico e difesa del Made in Italy, anche Coldiretti Piacenza al Villaggio Contadino di Roma

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Il Villaggio contadino della Coldiretti a Roma vede oltre un centinaio di agricoltori piacentini presenti nelle prime due giornate, mentre un terzo pullman di soci partirà per la capitale nella giornata conclusiva di domenica. A guidare le delegazioni, insieme ai segretari di zona, è il direttore Roberto Gallizioli.

L’appuntamento, al via oggi, venerdì 13 ottobre è al Circo Massimo, nel cuore della Capitale, dove alla presenza del presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e di migliaia di agricoltori da diverse regioni, si fa conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, il modello basato sulla distintività e la qualità del Made in Italy agroalimentare, lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione.

Per i tre giorni di manifestazione si alterneranno esponenti istituzionali e rappresentanti della società civile per discutere sui temi del cambiamento climatico, dell’alimentazione, dei rischi connessi all’affermarsi di modelli di consumo omologanti, a partire dall’arrivo sulle tavole del cibo sintetico a minacciare la salute dei cittadini e la sopravvivenza stessa del Made in Italy agroalimentare.

Un luogo di dibattito politico-economico sul futuro realizzato in un contesto di offerta gastronomica di comunità e di festa con i cittadini e le famiglie.

Spazio al più grande mercato a chilometri zero mai realizzato in Italia dove incontrare direttamente gli agricoltori provenienti da tutta Italia, con la possibilità di fare la Spesa sospesa, l’iniziativa di solidarietà lanciata da Campagna Amica per donare prodotti agroalimentari 100% italiani alle famiglie bisognose.

Un intero settore è dedicato alla pet therapy e al ruolo degli animali nella cura del disagio. Ma al Villaggio spazio anche agli orti con i tutor e il percorso sensoriale, a Generazione agricoltori, l’area dedicata alle idee dei giovani imprenditori agricoli che fanno innovazione nel Paese, e alle iniziative dei Coldiretti senior.

Si può andare a scuola di olio extravergine italiano nell’Oleoteca e nell’Enoteca del Villaggio, dove degustare i migliori extravergine, vini e birra agricola, o seguire le lezioni di agricosmesi e scoprire le opportunità e i pacchetti vacanze offerti dagli agriturismi di Campagna Amica Terranostra con percorsi e consigli per fermarsi a mangiare e a dormire nel rispetto dell’ambiente e della tradizione culinaria delle nostre campagne.

La salute delle giovani generazioni rispetto ai disturbi alimentari è al centro dell’iniziativa “Il cibo è amico” promossa da Campagna Amica con la Fondazione Bambino Gesù. E non mancheranno spettacoli di intrattenimento con concerti e rappresentazioni tradizionali, oltre allo spazio Pompieropoli realizzato con i Vigili del Fuoco.

PREZZI, L’AUTUNNO CALDO DELL’EXTRAVERGINE

Al Villaggio Coldiretti presentati i dati Istat di settembre

Con il crollo della produzione a livello internazionale si impennano a +42% i prezzi dell’olio extravergine di oliva che è il prodotto che ha fatto registrare i maggiori rincari nel carrello della spesa delle famiglie a tavola. E’ quanto emerge dal report di Coldiretti “Prezzi, l’autunno caldo dell’extravergine”, sugli ultimi dati Istat a settembre, diffuso in occasione al Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma con la prima spremitura dell’olio degli antichi romani dalle olive del Colosseo, di Villa Adriana a Tivoli e di Pompei, con la partecipazione del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini oltre al ministro della Salute Orazio Schillaci, dello Sport Andrea Abodi e il Presidente della Cei Matteo Maria Zuppi, insieme al presidente della Coldiretti Ettore Prandini, accanto a migliaia di agricoltori giunti da tutte le parti d’Italia a sostegno della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.

Sull’aumento dei prezzi pesano i risultati della scarsa raccolta all’estero, in particolare nella penisola iberica che è il primo produttore ed esportatore mondiale. Per garantire la sovranità alimentare del Paese e salvare i portafogli degli italiani, Coldiretti e Unaprol hanno previsto con le risorse del Pnrr accordi di filiera per avere un milione di nuove piante di olivo in più lungo la Penisola, incrementare la produzione e ridurre la dipendenza dall’estero in una situazione in cui – spiega Coldiretti – sono straniere 3 bottiglie su 4 consumate in Italia. Le importazioni italiane di olio d’oliva dall’estero hanno segnato il record del secolo per un valore di oltre 2,2 miliardi di euro nel 2022 con un incremento di quasi il 20% nei primi sei mesi del 2023 secondo l’elaborazione Coldiretti su dati Istat.

L’Italia – continua Coldiretti – è fra i primi tre maggiori consumatori di extravergine di oliva al mondo con circa 480 milioni di chili, subito dopo la Spagna e prima degli Stati Uniti e rappresenta il 15% dei consumi mondiali secondo elaborazioni Coldiretti sugli ultimi dati IOC (International oil council). Secondo un’indagine condotta sul sito www.coldiretti.it meno della metà degli italiani (44%) verificano con attenzione l’etichetta d’origine per essere sicuri di mettere nel carrello un extravergine ottenuto da olive Made in Italy.

Anche per sostenere l’economia ed il lavoro nel nostro Paese, il consiglio di Coldiretti e Unaprol è di scegliere le produzioni Made in Italy verificando attentamente l’etichetta. Infatti sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati – denunciano Coldiretti e Unaprol – non sempre è messo in evidenza e ben leggibile che si tratta di “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva per garantire ai consumatori una maggior consapevolezza su quello che acquistano.

E’ meglio quindi – spiegano Coldiretti e Unaprol – guardare con attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o  acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

“In tale ottica i contratti di filiera con i fondi del Pnrr sono fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro, sostenendo ambiente e cultura facendo crescere l’agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “l’olio extravergine d’oliva è una delle componenti fondamentali della Dieta Mediterranea e della cucina italiana candidata a diventare patrimonio dell’Unesco come riconoscimento di un legame fra enogastronomia, storia, società e lavoro che rappresenta ormai un asset determinante per il Paese”.

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