“L’agricoltura si conferma terreno fertile per le nuove generazioni e Oscar Green è l’occasione di mettere in mostra quello che di più innovativo i nostri giovani hanno da dare”. Lo ha detto il delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Marco Sforzini in occasione dell’edizione 2024 di Oscar Green l’annuale premio all’innovazione in agricoltura voluto da Coldiretti Emilia Romagna e Giovani Impresa Emilia Romagna.
L’evento, tenutosi presso il Tecnopolo di Bologna alla presenza del Segretario Generale di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo, dei presidenti e dei direttori provinciali di Coldiretti, assieme al presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli, al direttore Marco Allaria Olivieri e al delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Marco Sforzini ha avuto come ospiti il neo presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi.
L’incontro si è aperto con un convegno dal titolo “L’agricoltura distintiva è il futuro” al quale hanno preso parte il Segretario Generale Gesmundo, il Presidente Regionale Nicola Bertinelli, il Direttore regionale Marco Allaria Olivieri, il Delegato nazionale di Giovani Impresa, Enrico Parisi, assieme a Marco Sforzini, delegato regionale e Alessandro Zanardi, delegato di Bologna. Assieme a loro Gianluca Lelli, Amministratore delegato di C.A.I., Alessandro Apolito, caposervizio tecnico di Coldiretti, l’Assessore Mammi e il presidente Michele De Pascale. Il convegno ha rappresentato l’occasione di discutere di come modernizzazione e innovazione per il settore agricolo siano fra le priorità di Coldiretti così come lo è la digitalizzazione, risorsa determinante per migliorare competitività e produttività.
“Festeggiare l’agricoltura giovane in un contesto come quello del Tecnopolo è quanto mai opportuno” ha detto il presidente della Regione Michele De Pascale, che ha aggiunto “perché il futuro del comparto passa dall’innovazione e dalla ricerca che qui sono ottimamente rappresentate”.
“Le priorità immediate sono la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio” ha detto l’Assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi. “È fondamentale – ha proseguito – trattenere e gestire le risorse idriche e in questo gli agricoltori sono i primi alleati”.
Al convegno è seguita la premiazione che ha visto sfilare sul palco il bolognese Davide Cuppini, agri-influencer di Ozzano nell’Emilia, i ravennati Lorenzo Pezzi che ha puntato sulla tecnologia per ottimizzare il risparmio idrico in azienda), Anna Lisa Sangiorgi, che assieme all’Ausl dell’Emilia-Romagna organizza laboratori di cucina salutare per adulti e bambini e Claudia Buzzegoli che sulle colline di Brisighella alleva e trasforma suini di mora romagnola.
Premiata anche la piacentina Giulia Mazzoni e la sua piccola scuola per under sei in mezzo alla natura, la parmigiana Rebecca Bosco, che coltiva riso nella terra del Parmigiano Reggiano, la modenese Silvia Ferrarini, imprenditrice di terza generazione che coltiva grani antichi, i ferraresi Mattia Baretta che si serve delle tecniche di agricoltura 5.0 per proteggere e migliorare i suoi terreni dove produce pomodoro da industria e Sebastiano Tundo, leader nazionale nella coltivazione di quinoa. Premiati anche il reggiano Daniele Marazzi, “custode dell’Appennino” che fa miele di alta qualità in montagna e la forlivese Celeste Zeppa, che porta i piatti del suo agriturismo in giro per il territorio grazie al suo agri-foodtruck.
“Siamo orgogliosi di rappresentare la maggior parte di tutti i giovani che in Emilia-Romagna hanno deciso di investire la propria vita e il proprio lavoro in agricoltura come dimostra la grande partecipazione all’ultimo bando”, ha detto il Presidente Regionale di Coldiretti Nicola Bertinelli, in riferimento alle domande per il Pacchetto Giovani 2024. Sono infatti state tutte ammesse a finanziamento le 225 le richieste di premio primo insediamento e sono state 159 le domande di investimento per i giovani che sono risultate ammissibili e che hanno trovato totale copertura finanziaria con i fondi del PSR Regionale.
“I numeri e le richieste di adesioni da parte dei giovani – ha proseguito il Direttore Regionale, Marco Allaria Olivieri – dimostrano in maniera evidente come il nostro comparto sia sempre più attrattivo per i giovani. Anche attraverso soluzioni concrete come l’applicativo di Demetra che Coldiretti ha messo a disposizione dei propri associati per la gestione digitale dell’azienda, intendiamo accompagnare sempre più i giovani nelle sfide del futuro, per fare dell’innovazione un elemento vincente in ambito imprenditoriale”. “Coldiretti – ha concluso il Direttore Allaria Olivieri – ritiene strategiche per lo sviluppo dell’agricoltura le nuove tecnologie e l’applicazione dell’ intelligenza artificiale, ma vogliamo essere protagonisti di questa trasformazione lavorando per mitigarne i rischi e valorizzando i benefici al fine di promuovere un’agricoltura intelligente, innovativa e distintiva”.
Presente una nutrita delegazione di Coldiretti Piacenza, guidata dal direttore Roberto Gallizioli e dal delegato di Coldiretti Giovani Impresa Marco Bosini.
“Questo è un lavoro che mi impegna tutto il giorno tutto l’anno, ma che mi consente di essere più centrata sul mio stare nel mondo”. A parlare è Giulia Mazzoni, la 38enne piacentina che oggi al Tecnopolo di Bologna ha ricevuto il premio Menzione speciale Sostenibilità e Ambiente nell’ambito dell’edizione regionale 2024 degli Oscar Green Coldiretti Emilia Romagna.
A essere premiata è stata la multifunzionalità dell’azienda agricola biologica “La Buca” che gestisce insieme al marito Lorenzo a Bassano di Rivergaro. L’ingresso di Giulia in azienda ha infatti contribuito soprattutto all’avvio del progetto educativo “La Buchina” che si fonda sulle specificità dell’azienda agricola e tra le principali valenze pedagogiche vanta senz’altro: il contatto con i cicli naturali, scanditi da ritmi biologici comprensibili; l’interazione con esseri viventi, spesso imprevedibili e, perciò, stimolanti; l’ambiente aperto, una vera e propria aula verde rappresentata da appositi spazi dell’azienda agricola; la possibilità di svolgere attività con obiettivi concreti, visibili e reali e infine l’occasione di conoscere e sperimentare l’origine dei principali alimenti.
Inizialmente La Buchina si è occupata della creazione di un centro estivo e di laboratori didattici per bambini per poi svilupparsi nel progetto educativo “La scuolina” un agri-asilo che accoglie tutto l’anno bambini dai 3 ai 6 anni, consentendo loro di crescere a stretto contatto con la natura, l’ambiente e gli animali della fattoria, sulle colline di Rivergaro.
“L’idea – afferma Giulia – ci è venuta osservando direttamente sulle nostre figlie, oltre che su di noi, i benefici della vita a stretto contatto con la natura”.
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