Al via il piano salva export alimentare che vale 44,6 miliardi di euro; rappresenta un elemento di traino per l’intero Made in Italy, in difficoltà sui mercati esteri per l’emergenza coronavirus. Lo rende noto Coldiretti.
L’associazione ha avviato una campagna di comunicazione strategica a sostegno del settore agroalimentare nel Piano Straordinario 2020 per la Promozione del Made in Italy. Una azienda su due (53%) che esporta nell’agroalimentare ha ricevuto disdette negli ordini dall’estero secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
Nasce dunque una campagna di Coldiretti, mirata ad affermare una verità assoluta: il virus non viaggia insieme ai prodotti.
“Si rende necessaria una campagna per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale. Alcuni Paesi hanno richiesto addirittura insensate certificazioni sanitarie “virus free” su merci alimentari provenienti dalla Lombardia e dal Veneto. Ma ci sono state anche assurde disdette per vino e cibi provenienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffidenza spesso alimentata ad arte con fake news”. Lo spiega Valerio Galli, presidente Giovani Impresa di Coldiretti Piacenza.
Un’ondata di disinformazione che ha spinto il Ministero degli Affari Esteri ad aprire una casella di posta elettronica (coronavirus.merci@esteri.it); una mail a cui segnalare restrizioni e discriminazioni verso i prodotti italiani le difficoltà riscontrate nelle esportazioni.
Si tratta di sviluppare l’azione di difesa del territorio, dell’economia e del lavoro Made in Italy già iniziata grazie alla Coldiretti con #MangiaItaliano; un progetto per far conoscere il valore della più grande ricchezza del Paese, quella enogastronomica. La mobilitazione vede schierati in prima linea i mercati degli agricoltori e gli agriturismi di Campagna Amica; si sviluppa anche attraverso una campagna social della Coldiretti alla quale stanno aderendo numerosi personaggi dello spettacolo, del giornalismo, della ricerca e della cultura; insieme a tanta gente comune. Un coinvolgimento che deve essere ora esteso con l’impegno delle Istituzioni ai volti piu’ noti a livello internazionale, di italiani e stranieri che amano il Belpaese e sono credibili ed apprezzati all’estero.
“Serve un intervento deciso dell’Unione Europea per sostenere il tessuto produttivo, il lavoro e ricostruire un clima di fiducia” ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel precisare che sul piano degli scambi commerciali “occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare i dazi Usa e l’embargo russo che colpiscono duramente il Made in Italy agroalimentare in un momento difficile per le nostre esportazioni”.
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