“Ripartiamo da noi, dalla nostra terra”, l’auspicio di Coldiretti in occasione della Giornata del Ringraziamento

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«Ripartiamo da qui, ripartiamo da noi, dalla nostra terra». È l’auspicio espresso da Coldiretti Piacenza in occasione della Giornata Provinciale del Ringraziamento, che si è tenuta oggi all’interno della Cattedrale di Piacenza alla presenza dei rappresentanti delle autorità e delle istituzioni locali.

Un messaggio di ripartenza e rinnovamento, dunque, quanto mai necessario a fronte delle grandi difficoltà di questo 2020: «Credo che proprio in questo momento così doloroso, più che concentrarci su tutto quello che non va, sia importante lanciare un messaggio di speranza, di positività, di futuro» ha affermato il presidente di Coldiretti Piacenza Ugo Agnelli. «Individuiamo gli spiragli del futuro, iniziamo a lavorarci fin da subito: troviamo insieme la semente che produca il domani che vogliamo».

Il tradizionale appuntamento con la Giornata del Ringraziamento, il momento in cui gli agricoltori di Coldiretti ringraziano per il raccolto dei campi e chiedono la benedizione sulla nuova annata agraria, si è svolto quest’anno in maniera ridotta a livello di manifestazione, ma non dal punto di vista simbolico. «Gli agricoltori di Coldiretti non si sono mai fermati e hanno dimostrato che il loro lavoro instancabile e silenzioso è essenziale per l’intera collettività», ha sottolineato il presidente Agnelli.

«Ribadiamolo a gran voce: noi ci siamo, siamo al servizio di tutta la collettività e vogliamo guardare avanti». Tutto l’evento si è svolto con la massima attenzione ai protocolli vigenti per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Dopo la benedizione dei mezzi agricoli, disposti all’interno dei Chiostri del Duomo, è avvenuta la celebrazione della Santa Messa da parte del vescovo, Monsignor Adriano Cevolotto, e del consigliere ecclesiastico don Giuseppe Sbuttoni.

«Nelle attività connesse al lavoro della terra si trova molto di più della semplice attività umana – ha commentato nell’omelia il vescovo Cevolotto, rivolgendosi direttamente agli agricoltori – perché il vostro impegno e la vostra tecnica sono a servizio di un’opera che vi sorpassa, l’opera di Dio». «Il Signore è con voi e per mezzo di voi, proprio come Maria che si è messa al servizio del progetto di Dio», ha affermato il vescovo in merito all’affinità tra due celebrazioni solo apparentemente distanti, l’Immacolata Concezione e la Giornata del Ringraziamento. Un’altra importante riflessione condivisa dal vescovo riguarda il ruolo degli agricoltori come «i principali attori nel custodire e nel salvaguardare la casa comune»: un servizio svolto con grande senso di responsabilità, e con l’attenzione costante a produrre cibo sano, locale, sicuro e garantito, come ricordato dal presidente Agnelli.

Fulcro della celebrazione è stato l’offertorio, durante il quale i rappresentanti di Coldiretti hanno portato all’altare i cesti contenenti i prodotti della terra donati dalle diverse zone. Al termine della messa è avvenuta da parte dei vigili del fuoco, come da tradizione, la posa della corona vegetale benedetta dal vescovo alla statua dell’Immacolata Concezione. Infine, non potendo organizzare momenti conviviali come negli anni passati a causa della normativa anticovid, tutti i partecipanti sono stati salutati con un omaggio donato da Coldiretti Piacenza.

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