Evidenziare il grande lavoro di squadra svolto da istituzioni e associazioni per delineare, insieme, le linee guida del percorso di presa in carico delle donne vittime di violenza, ed essere un utile veicolo di informazione per la cittadinanza in merito agli strumenti esistenti (e sulle modalità di accesso agli stessi) a supporto delle vittime medesime.
Erano questi gli obiettivi principali del convegno “Insieme per ciascuna-Riconoscere, intervenire e proteggere”, tenutosi in Provincia, che è stato organizzato dal Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne nell’ambito del calendario di iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’appuntamento – moderato dal consigliere provinciale Giulia Monteleone – è stato aperto dai saluti istituzionali della presidente della Provincia di Piacenza, Monica Patelli, e del viceprefetto di Piacenza, Attilio Ubaldi.
La presidente Monica Patelli ha sottolineato la valenza di un evento – accreditato anche presso l’Ordine degli Avvocati – che “È stato importante sia per la delicatezza dei temi affrontati sia per il prestigio dei relatori, tutti in prima linea in una delle sfide più qualificanti per la nostra società. Fin dalla sua creazione, nel 2011, il Tavolo Provinciale di confronto contro la violenza alle donne compie sforzi fondamentali nel prevenire e contrastare la violenza di genere, nel sensibilizzare la cittadinanza e nel garantire le pari opportunità tra donne e uomini: in questo cammino la giornata di oggi segna una tappa molto significativa”.
La presidente Patelli ha inoltre ringraziato il consigliere provinciale Giulia Monteleone per l’apprezzato lavoro svolto in qualità di presidente del Tavolo Provinciale. Il ruolo sarà ora assunto dalla consigliera Claudia Ferrari, alla quale da ottobre la stessa presidente Patelli ha assegnato anche la delega sulle Pari Opportunità.
Il viceprefetto Ubaldi ha sottolineato l’alto livello dell’iniziativa e ha ricordato varie figure femminili storiche vittime di violenza, tra le quali le sante Caterina e Maria Goretti, come esempi di un fenomeno drammatico contro il quale solo negli ultimi anni sembra essersi finalmente attivata una reazione coesa da parte della società.
Il consigliere Giulia Monteleone si è detta felice dei traguardi raggiunti dal percorso che è stato suggellato dal convegno della Provincia: “Quanto emerso oggi – ha spiegato – è il frutto di un percorso di diversi mesi, per il quale ringrazio tutte le realtà coinvolte. Durante le riunioni tecniche del Tavolo provinciale di confronto contro la violenza alle donne era infatti emersa l’idea di definire linee guida condivise, per mettere in rete e a sistema conoscenze e competenze delle realtà che sono in prima linea rispetto alla violenza di genere. Dal riconoscere i segni e i sintomi, all’intervenire, al proteggere, è molto importante integrare indicazioni coerenti per amministratori, Ausl, Forze dell’ordine, associazioni e professionisti: in quest’ottica le donne vittime di ogni tipo di violenza – fisica, psicologica, economica – potranno essere tutelate e sostenute ancora più efficacemente, e il Protocollo operativo interistituzionale annunciato dalla Prefettura va proprio in questo senso”.
Gli interventi dei relatori si sono succeduti nella logica di raccontare i diversi compiti svolti dalla rete di istituzioni e di associazioni coinvolte nel percorso di presa in carico della donna vittima di violenza.
Il questore di Piacenza Filippo Guglielmino ha delineato le caratteristiche in costante evoluzione degli interventi svolti sia in prevenzione sia in emergenza, che richiedono agli operatori una preparazione specifica e in linea con gli strumenti messi via via a disposizione a livello legislativo. Il tutto avviene nel contesto della provincia di Piacenza, che presenta (come ricordato nei giorni scorsi dal Procuratore capo Grazia Pradella) un numero di codici rossi saliti già a 431 da inizio anno, e in consistente aumento tra luglio e agosto scorsi.
Evidenziando l’importanza di incontri come il convegno della Provincia, il colonnello Pierantonio Breda, comandante provinciale dei Carabinieri, ha spiegato le modalità con le quali l’Arma interviene sul territorio per i reati di violenza sulle donne. L’idea di fondo è che la difesa della riservatezza sulla vittima, alla quale sono dedicate apposite stanze nelle Stazioni dei carabinieri, si deve accompagnare ad una sempre più diffusa consapevolezza nella cittadinanza di quanto viene fatto ogni giorno su questo fronte, affinché le vittime non abbiano mai paura di denunciare.
Elena Belli, Coordinatore Unità Operativa Qualità AUSL Piacenza, ha presentato il neonato protocollo aziendale contro le discriminazioni, attualmente in sperimentazione presso il Pronto Soccorso. L’obiettivo, oltre che costruire una piattaforma di lavoro innovativa basata su dati precisi e aggiornati, è configurare il protocollo come strumento educativo contro gli apparati culturali e sociali (stereotipi e pregiudizi in primis) sui quali spesso si fonda la violenza di genere, dedicando particolare attenzione alla singola persona presa in carico.
Il viceprefetto aggiunto Claudio Giordano, tratteggiato un rapido excursus sulle linee guida dei principali documenti nazionali e internazionali contro la violenza sulle donne, ha annunciato come la Prefettura stia definendo un protocollo operativo interistituzionale (con Prefettura, Procura della Repubblica, Provincia, Comune di Piacenza, Questura, Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Comando provinciale della guardia di Finanza, Ausl di Piacenza, Ufficio Scolastico Provinciale di Piacenza, Centro Antiviolenza La Città delle donne-Telefono Rosa di Piacenza) per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne.
Il documento, una novità per il nostro territorio, punta a migliorare la sinergia tra le componenti che agiscono sul fronte della violenza di genere e a incentivare le politiche educative, anche per incontri nelle scuole – in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale – finalizzati a sensibilizzare i giovani alla cultura del rispetto. Attualmente si stanno raccogliendo le osservazioni delle varie componenti, ultimate le quali si procederà – dopo il nulla osta del Ministero – alla sottoscrizione.
Donatella Scardi e Anna Gallazzi, presidente e vicepresidente del Centro Antiviolenza Piacenza-Associazione “La Città delle Donne”, hanno sottolineato come il convegno di oggi abbia dato una risposta all’esigenza di concretezza che emerge dal territorio, e il fatto che le donne vittime di violenza possono davvero ricominciare a vivere nella misura in cui la società – sostenendole con compattezza – crede nella loro capacità di reagire e di superare il momento più difficile.
Il dato di 3.776 donne accolte da inizio anno in regione dai centri antiviolenza conferma che la situazione richiede il massimo impegno delle istituzioni, come nel caso del protocollo annunciato dalla Prefettura o del video “Non sei sola, siamo insieme” realizzato in collaborazione tra Comune, Provincia, Ausl e Comitato per la promozione dell’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio: il clip invita le vittime di violenza a chiamare il 1522, che dal call center del Centro antiviolenza di Roma rimanda al centro di riferimento del territorio.
Presenti per il Comune, per raccontare la scelta di fare di questo video il perno della propria campagna di comunicazione per il 25 novembre, le assessore Nicoletta Corvi e Serena Groppelli: l’assessora Corvi ha descitto il clip come un’azione corale del territorio e delle istituzioni, che punta a comunicare anche il bisogno di trasformazione culturale che deve interessare ogni donna e ogni uomo.
Altre due proiezioni hanno concluso l’intensa mattinata.
Il trailer del docufilm Child Abuse è stato presentato dalla presidente di Soroptimist Piacenza Alessandra Tampellini, che ha raccontato il senso e le principali iniziative della campagna “Orange the World”.
Il racconto di un caso di violenza, ma anche un finale carico di speranza, nel clip realizzato dai ragazzi dell’istituto Romagnosi – ai quali è stata volutamente lasciata la conclusione del convegno – che aveva vinto il contest di Piacenza Memes nell’ambito del progetto “La rivoluzione dei nativi digitali”. Il video è stato presentato da Valentina Zorza di CIPM Emilia insieme alla studentessa Emma Caricati, in rappresentanza dei compagni Elisa Mendoza, Tommaso Savi e Stefania Raso.
Iscriviti per rimanere aggiornato!
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.