“Il parco del tempo – Per una cultura dello sport, del tempo libero, del benessere”. E’ il titolo dell’incontro che si è tenuto presso l’Auditorium “Roberto Gentilotti” all’interno del Palazzo Coni in via Calciati. Si è trattato della presentazione del masterplan studio propedeutico del Pug da parte di Emilio Faroldi del Politecnico di Milano e ha visto la partecipazione della sindaca Katia Tarasconi, del delegato provinciale Coni Piacenza Robert Gionelli, dell’assessore allo Sport Mario Dadati. L’incontro è stato introdotto dall’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini.
Il progetto di ricerca in oggetto muove le sue ragioni da alcuni obiettivi strategici che la progettualità della città di Piacenza e la sua amministrazione stanno attuando secondo gli obiettivi generali di una valorizzazione urbana ed ambientale, di promozione di un’azione di marketing urbano e strategico, di pianificazione e di recupero del territorio, di tutela dell’identità storico artistica e immateriale, di valorizzazione dello Stadio Leonardo Garilli di Piacenza, degli spazi aperti limitrofi ad esso e del sistema infrastrutturale di collegamento delle differenti aree sportive già presenti nell’area. L’area di progetto ha una profonda radice storica nella città di Piacenza.
Quest’area è suddivisa in due da una grande rete infrastrutturale ad alto scorrimento, che definisce un grande limite per l’area non solo a livello morfologico ma anche funzionale. L’area ricopre una superficie di circa 250mila metri quadri e ospita al suo interno: il complesso dello Stadio Leonardo Garilli e i campi di allenamento, Io Stadio del Rugby Walter Beltrametti, Il Polisportivo E. Franzanti comprensivo dell’area natatoria, il centro Pianeta Padel Piacenza, il Pattinodromo-ciclodromo.
Per quanto riguarda lo stadio Garilli, la relazione recita: “Attualmente le due curve dello stadio – in tubi innocenti – sono state chiuse poiché inutilizzate. Sarebbe auspicabile avvicinare gli spalti al campo, eliminando la pista d’atletica”.
La decisione presa dall’attuale amministrazione comunale è stata quella di avviare un processo- progetto che definisse un masterplan strategico in cui ci fosse una valorizzazione dello spazio esistente, nonché degli edifici e dello spazio pubblico. Una valorizzazione rivolta non solo agli edifici ma anche dello spazio aperto con l’intento di costituire un nuovo polo per Io sport e la cultura autonomo, contemporaneo e flessibile ai differenti usi funzionali e di utenza.
Il progetto si pone l’obiettivo di risolvere una serie di carenze che, a seguito della riappropriazione di tale spazio, Io rendono tuttora scarsamente fruibile: restituire identità, funzione, qualità ambientale e sicurezza a tale area significa garantire uno spazio pubblico dinamico, vivibile e adeguato ai principali requisiti di uno spazio pubblico contemporaneo.
Alla Iuce dello stato di fatto e con l’obiettivo di attivare azioni di promozione e marketing urbano, la rinnovata spazialità urbana si propone come volano di una riqualificazione strutturale più estesa al fine di sostenere quel livello di attrazione sportiva-turistica di cui Piacenza, per grande numero di eventi ed infrastrutture sportive ha sempre goduto.
L’idea di progetto si inserisce infatti nel ridisegno e riqualificazione complessiva dell’attuale “Cittadella dello Sport di Piacenza”. Il progetto è orientato a migliorare la fruibilità degli spazi e dei percorsi di collegamento-attraversamento tra le aree sportive esistenti nel tentativo di rendere connessa, sicura, e confortevole la permanenza all’interno delle diverse aree presenti, e facilitando la connessione tra i luoghi e servizi della città che gravitano nelle immediate vicinanze.
Nel complesso la filosofia di intervento, la porzione di sistema che coinvolge l’area di progetto rappresenta uno stralcio di elevato rilievo, visto il ruolo di cerniera che svolge tra Io spazio pubblico urbano e la concentrazione di infrastrutture sportive presenti.
La consistente dimensione dell’area si presta tuttavia anche come riflessione sul ruolo che tale area può svolgere al di là di quello connettivo di collegamento, divenendo una nuova polarità urbana per cittadini e turisti grazie alla presenza del verde, di spazi flessibili per Io spettacolo e la cultura, di attrezzature per la sosta, per le pratiche sportive e il gioco Iibero e quello agonistico. Il coinvolgimento di una vasta gamma di utenti per età, esigenze, stili di vita, rappresenta l’obiettivo primario del progetto di rifunzionalizzazione, al fine di promuovere i concetti di accessibilità, fruizione, qualità ambientale, sostenibilità e inclusione sociali propri dello spazio pubblico contemporaneo.
L’azione progettuale è fondata su un processo di analisi che prende il via daII’eIaborazione di una mappatura delle infrastrutture sportive esistenti che insistono sul territorio comunale di Piacenza. La mappatura fornisce una panoramica completa e aggiornata al fine di comprendere al meglio le esigenze del territorio, identificare le lacune infrastrutturali e indirizzare in modo efficace le strategie di sviluppo.
In una prima fase sono stati identificati gli impianti sportivi esistenti e funzionanti, successivamente catalogati secondo due macro-categorie: pubblici o privati, indoor o outdoor. Tale classificazione garantisce una chiara e immediata comprensione della localizzazione e della tipologia delle diverse strutture, nonché una lettura trasversale di tutte le discipline e attività presenti. In particolare, sono state identificate 30 discipline sportive e 139 infrastrutture sportive comprendenti palestre, incluse quelle scolastiche, centri sportivi, stadi, palazzetti, oratori e aree sportive all’aperto.
Il Iavoro di mappatura è stato condiviso con l’Amministrazione Comunale come strumento di supporto per Io sviluppo del Piano Urbanistico Generale (PUG) della città di Piacenza. Le informazioni raccolte hanno generato un database multi-criteriale in continuo aggiornamento che intende rafforzare la pianificazione metodica a scala urbana volta al miglioramento deII’infrastrutturazione sportiva comunale e alla conseguente incentivazione sociale della pratica sportiva.
L’analisi si è poi concentrata nell’area di progetto in cui sono state identificate, catalogate e approfondite nel dettaglio tutte le infrastrutture esistenti.
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