Reperti archeologici nel suolo di piazza Cittadella, Archistorica: “La giunta fornisca la documentazione promessa”

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“Sollecitiamo il sindaco Katia Tarasconi e l’amministrazione comunale a fornire le documentazioni archeologiche promesse in data 21 ottobre 2024”. Lo chiede l’Associazione Culturale Archistorica.

LA NOTA DELL’ASSOCIAZIONE ARCHISTORICA

L’Associazione Culturale Archistorica tiene ricordare che in data 21 ottobre 2024, durante l’incontro avvenuto in Municipio, il sindaco Katia Tarasconi e l’assessore Adriana Fantini avevano promesso di fornire entro breve, alle associazioni intervenute (tra le quali Archistorica), la documentazione delle indagini archeologiche eseguite per la tutela e l’individuazione preventiva dei reperti nel sottosuolo di piazza Cittadella. Impegnandosi in tale promessa, il sindaco e l’assessore avevano fatto esplicito riferimento a risultati emersi grazie all’impiego di georadar.

Da allora sono passati quasi due mesi, e Archistorica non ha ancora ricevuto alcuna documentazione o aggiornamento in tal senso. Questo prolungato silenzio genera un interrogativo preoccupante: il Comune di Piacenza ha acquisito tutte le necessarie documentazioni archeologiche preliminari alle opere di scavo in piazza Cittadella? In caso affermativo, non si comprende perché la promessa di fornire questi dati alle associazioni sia stata disattesa.

“Mancanza di dati? Problema ancora più grave”

Se invece il Comune non avesse ancora acquisito i risultati delle documentazioni archeologiche allora il mancato invio alle associazioni sarebbe motivato, ma porrebbe in evidenza un problema ben più grave: questa Amministrazione Comunale si è infatti spesa energicamente a sostegno del progetto del parcheggio interrato in piazza Cittadella, arrivando persino ad appoggiare il ricorso presentato da “PC Parcheggi” contro lo stop al progetto sentenziato il 24 settembre dal giudice Antonino Fazio. Dobbiamo dedurre che il Comune ha promosso e appoggiato un progetto di scavo e sbancamento del sottosuolo della piazza senza aver prima acquisito la documentazione di rischio archeologico?

L’Amministrazione si è semplicemente fidata del fatto che tali informazioni siano state trasmesse da “PC Parcheggi” alla Soprintendenza, disinteressandosi completamente del loro contenuto? A fronte delle proteste di cittadini, e delle ripetute esortazioni alla salvaguardia del substrato archeologico di piazza Cittadella, non sarebbe stata auspicabile una maggiore sensibilità rispetto alle eventuali incognite di scavo?

Nell’auspicio che questi fondamentali interrogativi trovino sollecita e dettagliata risposta, l’Associazione Culturale Archistorica resta in attesa di ricevere la documentazione promessa, fiduciosa che il sindaco e i suoi assessori vogliano mantenere l’impegno assunto con le associazioni quasi due mesi fa.

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