A partire da domani, 1 luglio, le pensioni minime verranno rivalutate, ci saranno differenze a seconda dell’età del pensionato: chi percepisce il trattamento minimo con meno di 75 anni avrà un aumento del 1,5%, mentre gli over 75 avranno un incremento del 6,4%. Nel 2024, invece, la pensione minima aumenterà di 2,7 punti percentuali senza distinzione di età.
Aldo Baldini, segretario generale aggiunto Fnp Cisl Parma Piacenza riassume così l’entità della misura che sarà attuata nei confronti di circa 28 mila pensionati piacentini:
«È come se non esistesse l’inflazione per i pensionati al minimo che hanno meno di 75 anni – dichiara il riferimento dei pensionati della Cisl a Piacenza – Oltre a questa evidente ingiustizia, ci sembra troppo ottimistica la previsione del tasso d’inflazione per il 2024. Se oggi siamo intorno al 7-8%, come possiamo ragionevolmente sperare che tra un anno scenda sotto il 3%?
Inoltre restano escluse dalla perequazione anche le prestazioni assistenziali quali assegno di pensione sociale e pensione per invalidità civile.
Ricordiamo che la mancata rivalutazione delle pensioni al valore effettivo dell’inflazione equivale a una vera e propria tassa patrimoniale a scapito dei pensionati».
Il sindacato pensionati della Cisl, che a livello nazionale si batte da tempo per la rivalutazione delle pensioni, fa presente che da sabato 1 luglio (per chi incassa la pensione alle Poste) e da lunedì 3 (per chi se la fa accreditare in banca) arriveranno anche gli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione, se successiva.
L’importo sarà evidenziato sul cedolino di dettaglio del pagamento con un’apposita voce.
Infine dalla Fnp e dalla Cisl Parma Piacenza un consiglio. «Controllate bene il vostro cedolino a luglio e se avete dubbi rivolgetevi al nostro patronato Inas per verificare se gli importi sono corretti».
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