“L’abbandono, continuo, delle località non sufficientemente redditizie da parte delle banche non locali, è un fenomeno non di oggi e ben noto anche alla politica piacentina, che pure assume sempre – al proposito – posizioni ambigue, mai riconoscendo apertamente il ruolo che svolge nel nostro territorio la Banca di Piacenza e così rendendosi corresponsabili del fenomeno desertificatore in atto”.
Perchè “non si faccia di un’erba un fascio” – come si fa non citando chi fa il contrario così indirettamente coinvolgendo tutto il sistema bancario in un fenomeno che è solo delle grosse banche – la Banca di Piacenza ricorda che “il tasso a carico della clientela, specie imprenditoriale, è in provincia di Piacenza notoriamente più basso che in ogni altra provincia emiliana solo per la presenza di una forte banca locale e per la funzione – quindi – di concorrenza che essa svolge”.
La Banca di Piacenza ricorda altresì che “anche nella sola Valtrebbia, e così a Perino e Marsaglia, la Banca locale ha installato – con la collaborazione dei due Comuni interessati – due apparati bancomat, pur dal reddito passivo, solo per assicurare un pur limitato, ma importante, servizio bancario”. “La solidarietà di territorio – conclude la Banca – è una caratteristica delle banche locali, ma non può sempre essere a senso unico”.
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