
Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso quest’anno taglia il traguardo dei mille anni, per questo la Galleria Rosso Tiziano, che ha sede nella chiesa millenario, ha promosso una serie di eventi per celebrare questo appuntamento molto importante. I primi due sono in programma mercoledì 16 e giovedì 17 aprile dalle ore 15 alle 18,30.
Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, il luogo
“La chiesa di Via Taverna 41 è lì da mille anni – racconta Maurizio Sesenna titolare della Galleria Rosso Tiziano – una scadenza che mi è capitata così per caso, perché quando ho acquistato la chiesa nell’86 era veramente in pessime condizioni. Dopo un paio di anni di lavori, abbiamo iniziato nell’89 con le mostre e non avevo pensato assolutamente che dopo 35 anni, sarei incappato in questo appuntamento”.
Intervista con Maurizio Sesenna titolare dello Spazio Tiziano
Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, il programma
“Abbiamo programmato una serie di incontri che cominciano mercoledì 16 e giovedì 17 aprile prossimi. Ho messo in campo, compatibilmente con le mie possibilità, un programma molto più che dignitoso perché è fatto di proposte di qualità”.
Chiesa dei Santi Nazzaro e Celso, le prime serate
“Gli incontri di mercoledì a giovedì saranno seguiti da altri appuntamenti ci saranno incontri, mostre. Mercoledì 16 e giovedì 17 doppio appuntamento, il primo è un convegno con specialisti, e studiosi. La chiesa viene contestualizzata dalla sua fondazione con una narrazione anche diversa, potremmo dire la chiesa e zone limitrofe. Giovedì le testimonianze medievali, anche in questo caso di nuovo, studiosi raccontano delle monete d’oro quando c’era la Zecca a Piacenza,la Commedia di Dante si tratta di una copia della versione del 1500, e tanto altro.
Gli orari
“Gli orari sono dalle 15 alle 18.30 per tutti i giorni, giovedì c’è un’aggiunta di un paio d’ore al mattino per consentire a chi volesse di visionare queste opere poi presentate nel pomeriggio”.
La costruzione della chiesa
La chiesa dei SS. Nazzaro e Celso posta sulla Strada Levata, a metà della leggera salita che approda a Piazza del Borgo, sorse, secondo il Campi, nel 1025, fuori dalla prima cerchia di mura comunali duecentesche. Essa si aggiungeva alle altre parrocchiali attorno al Borgo, in cui aveva sede il potentissimo Collegio dei Mercanti e dei Paratici e dove passavano i rivi alimentanti diversi mulini: S. Brigida, S. Matteo e S. Andrea. Come queste, anche la struttura dei SS. Nazzaro e Celso è a pianta basilicale, suddivisa in tre navate con sei campate quadripartite su colonne cilindriche tuttora esistenti e ben identificabili sotto il rivestimento in intonaco seicentesco.
Elementi romanici determinanti
All’esterno gli elementi romanici determinanti sono la torre campanaria che è la più antica della città insieme a quella di S. Dalmazio, il portale laterale, l’arco gotico in laterizio a lato, la cornice saliente della originaria facciata verso ovest. Il portale laterale sul fianco sud, riemerso per una caduta di intonaco nel 1916, si è conservato in tutta la sua semplicità medioevale, con le sue quattro colonnine in pietra e arenaria grigia disposte a sguancio.
Il radicale cambiamento
Nella seconda metà del secolo XVI avvenne il maggiore e radicale cambiamento: l’inversione dell’abside a ovest, ricostruita secondo lo schema aggiornato e funzionale a pianta quadrata, e la conseguente costruzione della facciata con ingresso a est, cioè verso il grandioso Palazzo Scotti da Fombio costruito nel 1492, il maggiore centro politico guelfo. La storia della chiesa è attraversata dalle esperienze giovanili del cardinale Giulio Alberoni, parrocchiano, poi restauratore della chiesa e infine poi parroco della stessa, come ricorda l’epigrafe posta sul fianco della chiesa.
L’abbandono e il recupero di Maurizio Sesenna
La storia della chiesa parrocchiale dei SS. Nazzaro e Celso si interrompe improvvisamente nel 1903, quando la chiesa di S. Sepolcro le subentrò come sede della stessa parrocchia, ben dotata di redditi. Cominciò un periodo di abbandono e di inarrestabile degrado, come per altre chiese dismesse. La chiesa dei SS. Nazzaro e Celso divenne falegnameria, poi magazzino dell’Ospedale; finalmente nel 1986 il suo destino si trasformò in un nuovo futuro, perché Maurizio Sesenna, innamoratosi di quello storico spazio, l’acquistò e curò il progetto di recupero.
Il 1° evento – 16 aprile, mercoledì
Il secolo XI, la fondazione e i mutamenti della chiesa dei Santi Nazzaro e Celso
Intervengono:
STEFANO PRONTI, Nel millennio della chiesa dei SS. Nazzaro e Celso: dalla fondazione
agli interventi del priore Giulio Alberoni, dai restauri recenti all’attività della
Galleria d’arte (1989-2025)
ANDREA TOMASINI, Prope ecclesia sanctae Brigidae. L’area di S. Brigida tra IX e X
secolo attraverso le lenti delle fonti documentarie
ANNA RIVA, Nuovi documenti per Giorgio da Muzano
DANIELA MORSIA, Le parrocchie nella Piacenza dei sec. XI e XII e i Benedettini di S.
Sepolcro
SUSANNA PIGHI, La chiesa dei SS. Nazzaro e Celso: documenti per la storia e per l’arte
ANNA CÒCCIOLI MASTROVITI, I palazzi di Stra’ Levata: fabbriche rinascimentali e
barocche. Architettura, decorazione, memorie, arredi della dimora nobiliare fra
Piacenza, Milano, Roma
VALERIA POLI, Per una ricostruzione della storia urbana: dal borgo di S. Brigida alla
porta di Strada Levata.
2° evento -17 aprile, giovedì
LE PRINCIPALI TESTIMONIANZE MEDIOEVALI PIACENTINE
Il Registrum Magnum di Piacenza, il libro del potere comunale fra i più antichi d’Italiaa cura di Gian Paolo Bulla,
La cultura nel Libro del Maestro, esposizione e commento del Codice 65 della Cattedralea cura di Tiziano Fermi,
La zecca di Piacenza in età longobarda e comunale con Monete d’oro di Ariperto e le monete del Comune di Piacenza circolanti tra le città padane a cura di Giorgio Fusconi,
La Commedia di Dante, il manoscritto di data certa più antico, nel Codice Landiano 190 della Biblioteca Comunale Passerini-Landi a cura diMassimo Baucia.
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