Chi ha inventato la radio, Marconi o Tesla? L’interrogativo, di un argomento che divide da sempre, è stato recentemente lanciato alla Nikola Tesla Exhibition. La mostra museo interattiva di grande successo in corso a Milano, organizzata da Venice Exhibition in collaborazione con il Nikola Tesla Museum di Belgrado.
Il tema della polemica mai sopita è stato approfondito a Radio Sound con il piacentino Max Vetrugno, Responsabile Tecnico di “Tesla Technology” di Spazio Tesla.
E’ una domanda che ancora oggi divide le coscienze – spiega Max Vetrugno – ma il vero inventore della radio, o comunque della sperimentazione per quanto riguarda gli apparecchi, è Tesla. Infatti è stato il primo a fare la sperimentazione già nel 1891 delle onde radio. E questo grazie ai suoi alternatori ad alta frequenza. Dopo la lotta del 1890 fatta in America da Tesla ed Edison per le correnti alternate e continue, vinta da Tesla costruendo centrali elettriche a corrente alternata, l’inventore di origini serbe sperimentò la corrente alternata ad alta frequenza. Per poi illustrare queste tecniche in varie conferenze. In particolare spiegando tutte le magie che poteva fare la corrente alternata ad alta frequenza. Un aspetto fondamentale fu la scoperta di Tesla di come la terra poteva essere un grandissimo condensatore sempre carico da utilizzare come etere. Tesla parte da qua, quindi pure noi dobbiamo partire da questo punto quando si parla della diatriba sull’invenzione della radio. Anche perché Marconi poi nel 1895, assistente di Tesla dopo essere giunto nei suoi laboratori con la referenza dell’allora Governo Italiano, prese spunto dai vari brevetti per poter poi inventare la radio.
“Sì, perché in effetti gli investitori di Tesla cercavano sempre di mettere in brevetto le sue idee per essere poi i primi a sfruttarle. La data in questione diciamo, parlando dei brevetti di Marconi e Tesla, risale al 1895. In quell’anno l’inventore doveva brevettare le sue esperienze già illustrare in vari congressi, ma sfortunatamente andò a fuoco il suo laboratorio. Nel rogo purtroppo bruciarono i brevetti e i macchinari che Tesla avrebbe dovuto presentare e quindi per questo motivo si persero un po’ di anni. Marconi approfittò di questo per poter brevettare prima lui le sue invenzioni, in pratica circuiti sintonizzati che Tesla aveva già sviluppato“.
La Corte Suprema degli Stati Uniti d’America nel processo di violazione dei diritti di brevetto, Marconi Wireless Co. contro Usa, nella sua decisione del giugno 1943 stabilì che il brevetto americano Marconi 763.772 era scontato e che non conteneva nulla di nuovo che non fosse presente nei brevetti di Tesla, Stoun e Lodge, aggiungendo che Marconi avesse utilizzato 17 brevetti di Tesla ed alcuni lavori di Hertz, senza dar loro il minimo riconoscimento e anzi negando di aver mai letto i lavori dello scienziato serbo.
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