Centro sportivo Farnesiana, riqualificazione da un milione di euro: via libera dal consiglio comunale

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Via libera del consiglio comunale al piano di riqualificazione del centro sportivo Farnesiana. Un piano da un milione di euro che prevede modifiche sul piano strutturale ed energetico.

Il gestore dell’impianto, la società Activa, ha avanzato un piano di ammodernamento per il centro, inaugurato nel 1994. Un investimento totalmente a carico del proponente, quindi senza contributo pubblico, pari a 974 mila euro.

In cosa consiste il piano? Innanzitutto, il rifacimento totale del tetto e dei lucernai dei campi da tennis scoperti per rendere i tre campi da tennis scoperti finalmente utilizzabili per 365 giorni all’anno. La realizzazione di nuovi spogliatoi dedicati al tennis coperto e scoperto, mentre prima era necessario utilizzare gli spogliatoi all’interno dell’edificio principale, quindi in corrispondenza della piscina coperta. La riconversione del campo da calcetto in tre campi da tennis scoperti e la sostituzione dei serramenti della vasca. Sostituzione della caldaia con una pompa di calore. Scorporazione dalla concessione del campo da rugby che in questo momento rappresenta solo un costo per il gestore. Il Comune si è detto pronto e disponibile a cedere in gestione il campo da rugby.

Quali sono i benefici? Un’accessibilità migliorata: tutti i lavori tengono in considerazione le norme per l’accessibilità ai soggetti fragili e la disabilità. Ha un potenziamento dell’offerta formativa, la valorizzazione di uno spazio centrale per un quartiere molto popolato, ad alta densità residenziale e sicuramente che presenta anche delle criticità dal punto di vista sociale. La creazione di nuove opportunità lavorative, la riduzione dell’impatto ambientale”, commenta l’assessore Mario Dadati.

Come detto, sia da destra che da sinistra è arrivato il via libera. Per quanto riguarda il campo da rugby, la giunta pensa alla possibilità di costruire una palestra, in particolare per la scuola Carella. Secondo alcuni non si potrebbe, a causa della destinazione d’uso. Ma per il centrodestra la strada è percorribile, come sostiene Massimo Trespidi.

Alla luce dell’attuale destinazione dell’area che è una destinazione a verde attrezzato noi non possiamo escludere in linea di principio l’ipotesi che su quell’area si possa costruire. Evidentemente si può costruire qualcosa che è compatibile con la destinazione d’uso. Lo dico perché le questioni emerse nella seduta di commissione mi hanno fatto riflettere su questo aspetto a posteriori. Sono andato a vedere la questione urbanistica di questa vicenda e la frase “Lì non costruiremo un palazzo” trova la sua negazione nell’attuale destinazione d’uso (sicuramente lì non costruiremo un palazzo) ma al tempo stesso ho capito che l’amministrazione si tiene le mani libere per non perdere la possibilità di accedere al finanziamento, stante la predisposizione di un progetto che prevede su quell’area la possibilità eventualmente di costruire la palestra della Carella”.

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