
Approfondita attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Piacenza, volta al contrasto dell’odioso fenomeno delle truffe ai danni di persone anziane. Un’indagine che ha permesso di individuare ed assicurare alla giustizia l’autore materiale di un’articolata truffa ai danni di una coppia di settantenni residenti a Piacenza.
In particolare nel mese di novembre 2024, le vittime avevano ricevuto un finto SMS da un istituto bancario, che le informava di un importante movimento in uscita dal loro conto corrente, invitandole a mettersi in contatto con un’utenza di telefonia mobile, qualora avessero voluto disconoscerlo.
Credendo a quanto letto nel messaggio e spaventandosi, i coniugi hanno contattato l’utenza indicata, alla quale ha risposto un sedicente carabiniere. L’uomo ha riferito loro di come un impiegato infedele della banca stesse svuotando il loro conto corrente, inviando bonifici all’estero, e che occorreva attuare alcune azioni bancarie per proteggere i loro risparmi.
Lo spoofing
Sospettando di quanto riferito, i coniugi hanno chiesto di essere contattati da un’utenza telefonica fissa, e di lì a poco sono stati subito ricontattati dai truffatori con un’utenza riferibile al centralino dell’Arma di Piacenza, chiaramente clonata grazie alle tecniche di spoofing.
La tecnica fraudolenta utilizzata ai danni dei coniugi è infatti nota come caller ID spoofing, e consiste nel manipolare l’identificatore di chiamata in modo che i destinatari vedano sul loro display il numero ufficiale dell’ente impersonato, in questo caso addirittura delle Forze dell’Ordine, e non il numero da cui effettivamente proveniva la chiamata.
L’interlocutore si è presentato come un sedicente Ispettore della Polizia Postale di Piacenza, che li convinceva a fare un bonifico da ben 19.000, fornendo un conto corrente postale, utile a mettere al sicuro il loro patrimonio, bonifico che purtroppo la coppia effettuato, ed il conto corrente ricevente è stato subito svuotato una volta accreditati i fondi.
Le vittime, affrante, hanno contattato le Forze dell’Ordine quando si sono resi conto di essere stati truffati, e si sono recati in Questura dove hanno sporto denuncia, attivando le immediate indagini della Squadra Mobile.
Le indagini
L’analisi delle tracce informatiche, bancarie e telefoniche permettevano di risalire al truffatore, identificato in un cinquantenne italiano pregiudicato, residente in Provincia di Crotone, quale autore della truffa.
Attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, incrociati con le banche dati in uso alle Forze dell’Ordine, era infatti possibile acclarare come il truffatore quel giorno fosse a Napoli, verosimilmente in compagnia di altri complici, e che proprio mentre si trovava nella Provincia campana abbia immediatamente prelevato la somma versata dagli anziani, anche per spartire subito il denaro con i complici, prima di fare rientro nel Comune di origine.
Il truffatore, compiutamente identificato, è stato deferito per truffa aggravata in concorso, e le vittime potranno rivalersi su di lui per il risarcimento dei danni patiti.
Si vuole sottolineare che gli istituti di credito e le Forze dell’Ordine non chiedono mai di effettuare bonifici, né mandano messaggi di questo tipo; pertanto, si invita la cittadinanza a prestare attenzione a tutti questi tentativi di truffa, molto ricorrenti ed accertarsi prima di fare una qualsiasi azione debitoria direttamente con gli enti preposti.
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