
Cattolica, coinvolti oltre 700 giovani sull’indagine sull’adolescenza. Alla sala convegni G.Piana dell’Università di Piacenza, sono stati presentati gli esiti dell’indagine TEENSVIEW: risorse e prospettive dei preadolescenti e degli adolescenti a Piacenza.
Il progetto, promosso dal Centro Studi CARE – Contesti Affetti e Relazioni educative della facoltà di Scienze della formazione, con il co-finanziamento della Fondazione di Piacenza e Vigevano, si è posto l’obiettivo di indagare sul tema “benessere e risorse di adolescenti e pre preadolescenti del nostro territorio“, a fronte dei numerosi segnali di disagio, i cui indici sono aumentati, non solo a livello locale e nazionale, nel periodo post Covid.
Daniele Bruzzone, direttore del centro studi CARE dell’Università Cattolica
L’indagine si è esposta in un’ottica psicologica positiva, individuando gli elementi di resilienza e i fattori protettivi dei ragazzi nelle fasce d’età 11-14 e 15-19. La ricerca interessato un campione di 734 ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Piacenza e Provincia.
Cosa emerge?
Sul piano generale gli intervistati manifestano livelli medio-alti di benessere. Certamente c’è un terzo del campione che invece denuncia livelli medio-bassi, quindi effettivamente non tutti stanno bene allo stesso modo. In particolare un elemento che emerge, è che le ragazze rispetto ai compagni maschi hanno livelli più bassi di autostima, di soddisfazione di vita e di ottimismo rispetto al futuro. Probabilmente sono più sensibili a questa società competitiva, perfezionista, a tutto quello che gira intorno al mondo dei social. In ogni caso sono meno felici in questa fase dell’età. Bisogna anche dire che in generale i più grandi stanno meno bene dei più piccoli, forse per lo sviluppo di certi dubbi esistenziali.
Quali sono le cose che fanno stare bene?
La famiglia, per esempio, rappresenta un supporto estremamente importante. Sicuramente fa stare bene la dedizione agli altri, come il volontariato. Invece la cosiddetta auto promozione, non è sempre associata al benessere ma a sentimenti di inadeguatezza.
Cattolica, coinvolti oltre 700 giovani sull’indagine sull’adolescenza
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