Il Comune di Castell’Arquato celebra Gianfranco Asveri con un’importante mostra personale a distanza di diciassette anni dalla prima esposizione dedicata all’ illustre concittadino.
L’Artista, autodidatta di formazione, dopo aver sperimentato tecniche di linguaggio figurativo tradizionale, sviluppa una pittura estremamente ricca e materica, acclamata dalla critica. Dipinge favole, intime e con un’impronta espressionista, in uno stile pittorico istintivo e quasi fanciullesco, dal linguaggio universale e fruibile da un pubblico eterogeneo. Mescolando forme e colori primari, resi corposi grazie a pennellate energiche e vitali, l’artista si ispira alle avanguardie storiche del Novecento per un informale caldo, dove le opere evocano in maniera tangibile reminiscenze e paesaggi.
Inaugurano l’esposizione, sabato 23 marzo alle ore 11 nella suggestiva cornice della Sala Consiliare del Palazzo del Podestà, il Sindaco Giuseppe Bersani, il Presidente Fondazione Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, il Vicepresidente Fondazione Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, l’Assessore alla Cultura e Turismo Gilda Bojardi, l’artista Gianfranco Asveri e la curatrice Silvia Bonomini.
“A pochi giorni dall’equinozio di primavera, in cui la natura si risveglia e trasforma il paesaggio, la mostra è un tributo ad un artista poeta, che nella pittura e nel contatto con la Natura e il suo potere di seduzione, ha trovato la ragione di vita e il medium per interpretare il Mondo”, dichiara l’Assessore alla Cultura e Turismo Gilda Bojardi, “l’autore, che ha un legame profondo con la terra natale e le colline di Castell’Arquato, ha esposto in diversi paesi come Belgio, Inghilterra, Svizzera, Olanda fino ad arrivare in estremo Oriente ad Hong Kong. È un onore rendere omaggio ad un Maestro, che tanto ha dato alla nostra comunità e che porta nel mondo un messaggio di pace”.
Le opere distribuite sui due piani del palazzo duecentesco simbolo del Borgo di Castell’Arquato, circa 30 dipinti realizzati tra il 2011 e il 2024 in tecnica mista su tavola, su tela, su carta, su cartone e cartoncino caratterizzati da animali onirici tra cui il lupo, il gufo, la civetta ecc., narrano favole ed aneddoti della sua terra natia. Al secondo piano le opere di grande formato; a quello inferiore alcune tavole, cataloghi di mostre e la proiezione di un video raccontano il lavoro dell’artista, tra cui un laboratorio per bambini.
Un’ occasione esclusiva che apre la rassegna delle mostre 2024 a Castell’Arquato e si arricchisce di iniziative pensate per i ragazzi e gli studenti coordinate direttamente da Asveri.
La mostra è a cura di Silvia Bonomini e Sandra Bozzarelli con il contributo fattivo di Alberto Portapuglia, grande amico personale dell’artista e realizzata dal Comune di Castell’Arquato con il sostegno della Fondazione Piacenza e Vigevano, Banca Generali Private e Rossetti Market.
“La sua pittura, fresca e solare, avvince per il suo carattere di genuinità e di immediatezza e riconduce alle avventure di Pinocchio e a certi personaggi creati dalla penna di Carlo Collodi”, scrive la curatrice Bonomini, “Un regno pieno di magia popolato da animali fantastici. E questa magia comincia già nei titoli dei dipinti, perché le opere d’arte – un po’ come i libri – hanno una denominazione. Favole in viaggio, Memorie, Abracadabra e L’Arca di Noè sono titoli che evocano un mondo incantato e libero da vincoli e da precise coordinate spaziali e temporali”.
Indagando il rapporto tra mondo dell’infanzia e arte contemporanea, Asveri narra storie visuali, intrise di umanità, innocenza dello sguardo, ricordi in grado di emozionare ogni osservatore.
Gianfranco Asveri – note biografiche
Nato a Fiorenzuola d’Arda nel 1948, dal 1969 si dedica alla pittura e dopo un periodo iniziale dedicato al linguaggio figurativo tradizionale, a partire dagli anni Ottanta la sua pittura approda ad un gesto istintivo e personale, ricco di colore e di materia, vicino all’espressionismo dell’Art Brut.
Il 1° dicembre 1996 Il Sole 24Ore lo segnala tra i dieci artisti più importanti del mercato d’arte italiano. Nel 2012 il Corriere della Sera lo inserisce nel supplemento Come investire nell’arte.
Gianfranco Asveri ha collaborato con importanti gallerie e vanta innumerevoli personali e collettive realizzate in tutto il mondo. Di lui hanno scritto critici d’arte quali Luca Beatrice, Elena Pontiggia, Alessandro Riva, Giorgio Seveso, Elisabetta Longari, Luciano Caprile.
Vive e lavora ai Gasperini, nei pressi di Castell’Arquato, un rifugio immerso nel verde dove trasforma un universo emozionale in opere d’arte.
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