Seppure in misura largamente inferiore a quanto accaduto in altre province emiliane, anche a Piacenza è risultato in aumento l’andamento della Cassa integrazione nei primi nove mesi del 2024.
Le analisi dell’ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia su dati Inps evidenziano, infatti, un numero complessivo di ore autorizzate, da gennaio a fine settembre, pari a 811.167, mentre nello stesso periodo del 2023 erano 733.582; l’incremento, dunque, è pari al 10,6%.
Il dato complessivo è il risultato di un incremento sia della cassa integrazione ordinaria, passata dalle 588.520 ore autorizzate fino a settembre 2023 alle 616.072 ore di quest’anno, che di quella straordinaria (che ha segnato particolarmente i mesi di maggio e luglio), con il numero di ore autorizzate passato da 145.062 a 195.095.
La maggior parte delle ore di cassa integrazione ha interessato il settore manifatturiero, che ha assorbito 446.824 ore della Cig ordinaria e 194.798 della straordinaria.
“L’andamento della Cig – sottolinea il vicepresidente vicario della Camera di Commercio dell’Emilia, l’imprenditore piacentino Filippo Cella – riflette, nella sostanza, il periodo complesso che sta vivendo l’industria piacentina, per la quale, a fine 2024, è previsto un calo del Pil dello 0,8%, mentre il dato complessivo dell’economia locale è previsto in aumento dello 0,9%”.
“I dati – prosegue Cella – indicano che si sono messi in atto più consistenti processi di riconversione e ristrutturazione, ma il ricorso temporaneo alla Cig straordinaria non deve generare situazione di allarme, anche perché, per completezza di analisi, le ore di Cassa integrazione autorizzate a Piacenza nel mese di settembre 2024 segnano un calo rispetto a quanto rilevato nel periodo precedente di maggio/luglio 2024, registrando, addirittura, un dato inferiore e in controtendenza rispetto alle 137.982 ore di Cassa integrazione autorizzate nel mese di settembre 2022 e all’incirca replicate a settembre 2023”.
“La propensione agli investimenti da parte del tessuto imprenditoriale, e segnatamente dal settore dell’industria – osserva Cella – non è dunque stata intaccata, e la conferma viene anche dal volume delle domande che sono giunte sui bandi della Camera di Commercio destinati a sostenere lo sviluppo imprenditoriale, con richieste che complessivamente hanno superato i 9 milioni di euro, con i valori più alti per i processi di innovazione digitale e l’internazionalizzazione”.
“Proprio per questo – conclude il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia – nel luglio scorso abbiamo raddoppiato le risorse messe a disposizione delle imprese, anche per Bandi a sostegno delle PMI e delle Certificazioni di sistema ESG, con un intervento straordinario che accompagni il tessuto imprenditoriale in una fase di incertezza che, pur coinvolgendo tutti i settori, caratterizza soprattutto l’industria ma con prospettive di ripresa che, per il 2025, la danno in crescita dell’1,1%, in linea con l’andamento atteso per l’intero sistema economico territoriale”.
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