Oltre 14 milioni di ore in più di cassa integrazione nel Piacentino, rispetto al 2019. L’Inps ha pubblicato i dati dell’Osservatorio sulle ore autorizzare di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) e di assegni dei Fondi di solidarietà relativi al mese di dicembre e all’intero 2020. È così possibile fare un primo bilancio dell’impatto che l’emergenza generata dal Covid-19 ha avuto sul mercato del lavoro italiano e dell’Emilia Romagna.
L’Osservatorio INPS quantifica il ricorso complessivo nel periodo Gennaio-Dicembre 2020 in Emilia-Romagna a quasi 295 milioni di ore di Cigo – Cigs – Cigd (quasi 3 miliardi di ore a livello nazionale), a cui si aggiungono 123 milioni di ore di assegni dei Fondi di Solidarietà, per un totale di circa 420 milioni di ore autorizzare in Emilia-Romagna.
A Piacenza, come detto, sono state 14.140.718 le ore di cassa integrazione in più rispetto al 2019.
“Sono dati impressionanti. – commenta la CGIL Emilia-Romagna – il bilancio del 2020 è quello di un anno drammatico. Se non si è trasformato in una vera e propria catastrofe sociale generalizzata è solamente perché le Organizzazioni Sindacali hanno richiesto con forza ed ottenuto dal Governo la copertura della cassa integrazione, il blocco dei licenziamenti, le indennità per gli esclusi (stagionali, intermittenti, ecc). Nonostante questo, tantissimi sono i lavoratori rimasti esclusi da ogni sostegno, a partire dai più precari. Parliamo di mezzo milione di persone in Italia, oltre 40 mila in Emilia-Romagna, che hanno perso il lavoro, prevalentemente giovani e donne, lavoratori autonomi e parasubordinati, a tempo determinato, con contratti di part-time involontario”.
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