Caso Polizze Fwu, A fine ottobre la Caa, Autorità di Vigilanza del Lussemburgo, ha pubblicato un aggiornamento relativo alla vicenda della compagnia assicurativa che attualmente è commissariata dal Tribunale e ha altresì sospeso il diritto dei clienti a riscattare le polizze. Secondo quanto si apprende, la compagnia ha dato un segno di vitalità e ha proceduto a un rafforzamento del proprio capitale che, a suo dire, la riporta a garantire il “Minimo Capitale Richiesto”, un requisito patrimoniale minimo richiesto per poter continuare a esercitare l’attività assicurativa
“Innanzitutto bisogna dire che si tratta di due società tra loro collegate – spiega il Presidente Nazionale di Confconsumatori Marco Festelli – una con sede in Lussemburgo e l’altra in Austria. Nei giorni scorsi, l’autorità di vigilanza lussemburghese sulle assicurazioni ha confermato il commissariamento disposto dal tribunale, che ha sospeso il diritto dei clienti di riscattare le polizze, praticamente i soldi sono congelati”.
“Da quello che si apprende dal comunicato dell’autorità – ancora Marco Festelli – c’è già un piano di rifinanziamento presentato evidentemente da soci della importante compagnia assicurativa per ripristinare la necessaria liquidità per procedere all’attività ordinaria di assicurazione. Quindi una brutta notizia, ma anche parzialmente positiva, nel senso che fa presagire che se il piano di rifinanziamento si rispetterà , entro qualche mese la compagnia torna in bonis, diciamo così.
“I possessori italiani di polizze sono circa 100.000 – ancora Festelli – quindi un bel numero di contratti. C’è da dire che tutte le polizze che abbiamo visionato noi, 200-300 in tutta Italia e anche una decina su Piacenza, sono polizze united linked, ovvero polizze collegate a strumenti finanziari. Queste polizze hanno un lato positivo e un lato negativo, il lato negativo ovviamente che sono suscettibili di variazione con l’andamento dei mercati, quindi non c’è un capitale garantito. Il lato positivo è che sostanzialmente tutte le normative europee, comprese quelle della Russia o Lussemburgo prevedono che gli strumenti patrimoniali sottostanti i finanziari siano e restino di proprietà dei simgoli soggetti che hanno sottoscritto le polizze, quindi non c’è una commistione patrimoniale vera e propria. Gli strumenti finanziari sottostanti le polizze di investimento , sono stati affidate ad una banca terza rispetto alla società di assicurazione.
“Diciamo che sono soldi che non sono persi, o almeno non tutti – ancora Marco Festelli – così sembra evolversi la vicenda, c’è il dubbio poi confermato che se si arriverà ad un piano di liquidazione, cioè un fallimento secondo le vecchie normative italiane, in questo caso probabilmente ci potrebbe essere una perdita significativa degli investimenti fatti”.
“Noi vigiliamo, valutiamo – anticipa Festelli – abbiamo rapporti con Ivas e valutiamo anche caso per caso quelle che sono le situazioni individuali, perché alcune polizze sono state vendute a soggetti che non avevano un’adeguata preparazione finanziaria, tant’è che questo lo conferma anche il Tribunale Lusemburghese, che per la formazione del piano finanziario di salvataggio ha stabilito che venga attivato anche un fondo rischi per gli assicurati chi potrebbero far causa per il cosiddetto misselling, cioè l’errore nella vendita oppure l’omissione sulla natura del prodotto”.
“Confconsumatori in tutte le sue 140 sedi – sottolinea Festelli – valuta, caso per caso, le vulnerabilità di vendita della polizia che talvolta possono presentare anche profili in capo all’intermediario spesso non garantite da un controllo finanziario, nemmeno assicurativo o bancario, quindi dopo questa valutazione terrà informate le persone in contatto per le procedure di liquidazione in Austria e in Lussemburgo, e valuterà ancora caso per caso sia, a seconda della natura del contratto e delle condizioni di polizia,se sia opportuno o meno procedere all’versamento o meno delle rate di futura scadezza.
Confconsumatori continuerà a impegnarsi per tenere aggiornati i possessori di polizze Fwu. Per ogni richiesta è possibile contattare lo sportello cittadino al numero 351 5273633 oppure all’indirizzo email confconsumatoripiacenza@gmail.com. www.conf.consumatori.it
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