Cure primarie e medicina d’iniziativa al centro della riflessione della sanità piacentina. Sabato 14 dicembre, il campus Crédit Agricole di via San Bartolomeo ospita un importante convegno dedicato ai professionisti della salute. In primo piano c’è l’evoluzione di quei servizi sanitari che sono considerati la porta di ingresso dei cittadini al Servizio Sanitario Nazionale. Si parlerà di strumenti finalizzati a promuovere la presenza dei pazienti e delle comunità nei processi assistenziali che li riguardano.
L’esperienza dei malati è una risorsa importante da sfruttare nella costruzione dei servizi sanitari territoriali. Servizi che vedono il baricentro nelle case della salute, in stretta integrazione e collegamento con i servizi ospedalieri.
Il convegno
La mattina si apre alle ore 9.00 con i saluti del direttore generale Ausl Luca Baldino. La prima sessione è dedicata al tema Passato, presente e futuro delle cure primarie: adesso più che mai? Moderano il professor Emanuele Vendramini, docente del Dipartimento di Scienze economiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, e il direttore del Distretto di Piacenza Anna Maria Andena.
La riflessione parte da un intervento di Eleonora Corsalini sull’evoluzione dei sistemi sanitari a confronto; con un particolare riferimento alle modalità di finanziamento ed accesso ai servizi.
La parola passa quindi a un esperto di caratura nazionale, il docente Gavino Maciocco, già presidente dell’Osservatorio Italiano per la Salute globale. Il professore propone un focus sull’evoluzione delle cure primarie e dei servizi territoriali nel contesto internazionale e italiano. Di coinvolgimento della comunità relaziona quindi un altro docente di primo piano; Francesco Longo, direttore del Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’Università Bocconi di Milano.
La seconda sessione della mattinata è dedicata all’innovazione delle cure primarie nel contesto nazionale, mettendo a confronto le diverse esperienze. Moderano il direttore assistenziale dell’Ausl Mirella Gubbelini e il direttore sanitario Guido Pedrazzini. Apre Luca Barbieri, responsabile del Servizio assistenza territoriale della Direzione generale Cura della persona, salute e welfare dell’Emilia Romagna, che racconta l’esperienza della Cure primarie e delle Case della Salute nel territorio regionale.
Giuseppe Campo e Paola Vanghi, rispettivamente responsabile clinico e organizzativo della Casa della Salute di Cortemaggiore, propongono quindi il punto di vista di due professionisti locali.
Si chiude con le esperienze di forme partecipative, descritte da direttore delle Attività Sociosanitarie dell’Ausl Costanza Ceda e dal direttore dell’Epidemiologia e Promozione della salute Giorgio Chiaranda.
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