Una nuova idea di Casa della Salute per la Comunità, non più solo centri di erogazione di servizi sanitari ma occasioni di rigenerazione urbana, sociale e architettonica dove coltivare salute nei quartieri. Nuovi spazi in città più salubri per rispondere alle vulnerabilità emerse durante la pandemia. Luoghi aperti ai cittadini, integrati con il volontariato e le associazioni in cui promuovere cultura della salute e corretti stili di vita.
È questo l’ambizioso obiettivo del progetto di ricerca Coltivare_Salute.Com, finanziato nell’ambito del bando Polisocial Award 2020, una selezione di progetti di ricerca a fini sociali finanziata con il contributo del 5 per mille IRPEF raccolto dal Politecnico di Milano.
Il progetto, che ha come referente scientifico Michele Ugolini, docente del dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, vedrà un gruppo di docenti dell’ateneo lavorare insieme ai professionisti dell’Azienda Usl di Piacenza, il Comune di Piacenza e la Regione Emilia-Romagna oltre che in collaborazione con alcune associazioni del volontariato, per creare nuove linee guida sulla progettazione e l’organizzazione delle Case della Salute. Il caso pilota sarà costituito dalla città di Piacenza, sede del polo territoriale del Politecnico di Milano, in cui l’Ausl sta programmando una nuova Casa della Salute.
Il progetto
Polisocial Award 2020: “Vulnerabilità e Innovazione”
Il progetto di ricerca Coltivare_Salute.Com è stato selezionato per il finanziamento nell’ambito del bando Polisocial Award 2020, competizione annuale, finanziata con i fondi del 5 per mille IRPEF raccolti dal Politecnico di Milano, che favorisce e sostiene lo sviluppo della ricerca scientifica ad alto impatto sociale.
Il bando 2020, dedicato a “Vulnerabilità e Innovazione”, ha visto, nella prima fase, la partecipazione di ben 33 gruppi di ricerca multidisciplinari formati da docenti dei diversi dipartimenti di architettura, ingegneria e design del Politecnico. I progetti di ricerca ammessi alla Full Proposal sono stati 12. L’ulteriore selezione è avvenuta tramite una commissione di valutazione coadiuvata da un comitato di esperti della società civile esterni all’ateneo. Alla fine, 5 progetti di ricerca sono stati selezionati per il finanziamento.
Il progetto Coltivare_Salute.Com, della durata di 18 mesi dal 15 gennaio 2021, ha ricevuto 100.000 euro di finanziamento dal bando Polisocial, cui si aggiungono 30.000 euro stanziati dall’Azienda USL di Piacenza e ulteriori 10.000 euro autofinanziati dai 4 Dipartimenti del Politecnico coinvolti: DASTU, DABC, DIG, DESIGN.
Coltivare_Salute.Com
La situazione d’emergenza dovuta alla pandemia ha messo in crisi molti sistemi di vita collettiva delle nostre società: scuola, lavoro, trasporti. L’ambito che ha mostrato maggiore vulnerabilità è quello sanitario, anche per la debole risposta della rete territoriale di base che in molte regioni italiane, in particolare in Emilia-Romagna, è basato sulle Case della Salute. Pensate come presidi sanitari, sociosanitari e sociali sul territorio, hanno espresso criticità particolarmente evidenti in ambito urbano, anche per l’aumento dell’età media della popolazione, l’alta incidenza delle patologie croniche e le difficoltà di finanziamento.
Ridefinire l’approccio alle Case della Salute per la Comunità
L’obiettivo del progetto di ricerca è ridefinire l’approccio alle Case della Salute per la Comunità: non più solo centri di erogazione di servizi sanitari ma occasioni di rigenerazione urbana, sociale, architettonica e ambientale dove coltivare salute nei quartieri. Nuovi spazi in città più salubri per rispondere alle tante vulnerabilità fatte emergere dalla pandemia. Luoghi aperti ai cittadini, integrati con il volontariato e le associazioni in cui promuovere cultura della salute intesa come benessere psicofisico e corretti stili di vita.
La ricerca vuole rispondere alle lacune e alle vulnerabilità di tipo spaziale, sociale, organizzativo e comunicativo delle Case della Salute (note anche come Centri Socio Sanitari Territoriali) per rafforzare o creare, attraverso la loro localizzazione, nuove centralità urbane nelle periferie delle nostre ciità.
Lo shock provocato dalla pandemia costituisce un’occasione per reindirizzare la natura e l’operato delle Case della Salute per la Comunità accompagnando la loro trasformazione in:
- nodi d’innovazione sanitaria, sociale e anche di rigenerazione urbana, ambientale e architettonica;
- poli di promozione di una rinnovata cultura della salute e dell’assistenza, efficaci sia in condizioni di emergenza, ma anche post-covid;
- luoghi che, grazie a trasformazioni organizzative e comunicative, possano essere facilmente riconosciuti dai cittadini come fulcro di un sistema di risposte del territorio;
- centri che facilitano l’inclusione sociale, l’equità nell’accesso ai servizi sanitari, socio-sanitari, sociali e quindi di educazione alimentare, fisica e ambientale.
Case della Salute post-covid
La ricerca consentirà di definire le Linee Guida progettuali, organizzative e comunicative delle Case della Salute post-covid, in particolare in ambito urbano, da applicare sia a strutture esistenti, sia di nuova edificazione, attivando un tavolo di coprogettazione locale (Community lab) per loro applicazione sperimentale nella città di Piacenza, sede del polo territoriale del Politecnico di Milano. Nello specifico, l’AUSL, all’interno della programmazione delle nuove Case della Salute cittadine, ne prevede la realizzazione di una nuova che potrà costituire una condizione di sperimentazione operativa e metodologica. Piacenza, città media per dimensione e numero di abitanti, è pertanto, significativa come caso pilota, utile per verificare la replicabilità in altri territori del metodo di indagine e di progettazione.
Gruppo di ricerca
Il gruppo di lavoro multidisciplinare del Politecnico di Milano, coordinato dal prof. Michele Ugolini, referente scientifico del progetto, coinvolge quattro dipartimenti e diversi partner e referenti locali: AUSL Piacenza, Comune di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Comitato Consultivo Misto, Associazione Diabetici Piacentini, Comitato Sportivo Italiano (CSI).
Politecnico di Milano:
- Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU): M. Ugolini (Progettazione dell’Architettura, degli Interni e Spazi Aperti, M. Mareggi (Urbanistica), G. Costa (Sociologia, Politiche del Welfare), R. Gabaglio (Conservazione del Patrimonio Costruito), S. Varvaro (Architettura degli Interni).
- Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito (DABC): M. Buffoli, Project Manager del progetto (Salute e Sostenibilità per l’Ambiente Integrato), M.Gola (Igiene edilizia e Progettazione sanitaria).
- Dipartimento Ingegneria Gestionale (DIG): E. Lettieri (Ingegneria Economico-Gestionale della Sanità), Cristina Masella (Ingegneria Organizzativo-Gestionale della Sanità); E. Gheduzzi (Aspetti Organizzativo-Gestionali della Sanità), F. De Luca (Aspetti Organizzativo-Gestionali della Sanità).
- Dipartimento di Design (DESIGN): D. Calabi (Design della Comunicazione del Territorio), M. Quaggiotto (Design della Comunicazione, Visualizzazione Dati).
Azienda USL di Piacenza:
- A. M. Andena (Direttore FF Governo Clinico Territoriale – Direttore Distretto di Piacenza), A. Contini (Direttore Organizzazione Territoriale), C. Vertone (Responsabile Organizzativo della Casa della Salute di Piacenza), R. Cavaciuti (Lavori E Patrimonio), S. Caprioli (Pianificazione e Organizzazione).
Comune di Piacenza:
- supporto alle attività di mappatura e pianificazione urbana sul caso pilota.
Regione Emilia-Romagna:
- documentazione e programmazione strategica regionale.
Comitato Consultivo Misto delle Associazioni di Piacenza
Associazione Diabetici Piacentini
Comitato Sportivo Italiano (CSI) – Comitato Territoriale di Piacenza
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