Carrarese – Piacenza Calcio è uno scontro diretto. I biancorossi però non ci arrivano certo nel migliore dei modi. Il bicchiere è senz’altro mezzo vuoto: il pareggio con l’Albissola di domenica sera suona quasi come una sconfitta per una formazione che è entrata in crisi forse nel momento in cui la stessa società ha alzato l’asticella, ammettendo che l’obiettivo era diventando quello di vincere il campionato. La squadra non ha retto all’urto, come testimonia il singolo successo nelle ultime sette gare.
Il bicchiere è senz’altro mezzo vuoto: il pareggio con l’Albissola di domenica sera suona quasi come una sconfitta per una formazione che è entrata in crisi forse nel momento in cui la stessa società ha alzato l’asticella, ammettendo che l’obiettivo era diventando quello di vincere il campionato. La squadra non ha retto all’urto, come testimonia il singolo successo nelle ultime sette gare.
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Non si tratta solo di un aspetto psicologico, evidentemente: a questo bisogna aggiungere il calo di rendimento di alcuni giocatori chiave unito ad una serie di infortuni in zone nevralgiche del campo.
In questo clima tutt’altro che idilliaco Franzini ha tentato, da buon comunicatore quale è, di ergersi a parafulmini a protezione della sua squadra.
Il tecnico sa però perfettamente che il miglior antidoto per le critiche sono i risultati. Non è semplice ottenerli a tre giorni da un vero e proprio passo falso, come quello di domenica, ancor meno allo “Stadio dei Marmi di Carrara” contro questa Carrarese. Come se non bastasse l’allenatore di Vernasca dovrà rinunciare sia a Della Latta, squalificato, che a Nicco che sarà out fino alla fine di febbraio per un Piacenza da ridisegnare, specialmente a centrocampo
Probabilmente rimarrà inalterata la scelta tattica del 4-3-3 con Di Molfetta che potrebbe far compagnia a Marotta e Corradi sulla linea mediana, lasciando a Corsinelli le incombenze difensive.
La Carrarese è forse il cliente peggiore da affrontare. Seconda e con gli stessi punti dei biancorossi. A tutti gli effetti una delle big del campionato. I toscani, a differenza dei piacentini, il segno x lo hanno dimenticato dall’inizio di dicembre. Nelle ultime 10 partite gli uomini di Baldini hanno vinto per 6 volte a fronte di 4 sconfitte.
I gialloazzurri vantano il miglior attacco di categoria con 52 reti segnate: non è un caso che ben due giocatori di questa compagine guidino la classifica cannonieri (Tavano e Caccavallo). L’altra faccia della medaglia è che gli apuani concedono tanto in fase difensiva, ed è qui che il Piacenza deve saper colpire.
4-3-3: Fumagalli, Corsinelli, Bertoncini, Pergreffi, Barlocco, Di Molfetta, Marotta, Corradi, Sestu, Ferrari, Terrani. All. Franzini
Carrarese
– Piacenza
Cuneo – Siena
Gozzano – Pontedera
Alessandria – Olbia
Arezzo – Juventus U23
Arzachena – Lucchese
Entella – Pro Vercelli
Pistoiese – Albissola
Pro Patria – Novara
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