Caro bollette, commercianti alimentari tra i più colpiti: “Tassare in modo consistente gli extra profitti delle società energetiche, la situazione sta peggiorando”

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“Come FIDA Piacenza siamo consapevoli ed impegnati in una campagna rivolta a rivedere drasticamente al ribasso i costi energetici, costi che oggi impattano sui conti economici delle nostre imprese per il 10% contro il 2% del passato” interviene Giorgia Tosi Presidente FIDA Piacenza (Dettaglianti dell’alimentazione) in relazione all’impennata dei costi energetici che si sta abbattendo sui bilanci delle imprese.

“Si corre quindi il rischio che i possibili ulteriori aumenti, dovranno essere rigirati totalmente al consumatore, operazione che fino ad oggi le nostre imprese hanno cercato di evitare. Questo perché quando l’energia impatta sul conto economico per un valore superiore al 5% del fatturato, è insostenibile per le imprese”.

“È necessario fissare un tetto al prezzo del gas, estendere il credito di imposta almeno pari a quello delle aziende cosiddette energivore ed ottenere la proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema, ma anche la proroga di misure nate con il Covid come il ripianamento delle perdite in 5 anni e la possibilità di abbassare o azzerare gli ammortamenti”.

“Come FIDA Piacenza – conclude Tosi – chiediamo anche noi di tassare in modo consistente gli extra profitti delle società energetiche. Occorre fare presto perché la situazione è in fase di peggioramento e stante la situazione attuale già per le imprese del terziario le bollette saliranno a 24 miliardi di euro, più del doppio rispetto all’anno 2021”.

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