Il drammatico episodio che ha riguarda i sei carabinieri arrestati sta sollevando numerose reazioni da parte del mondo politico.
“Presenterò un’interrogazione urgente al Ministro della giustizia Alfonso Bonafede per chiedere l’invio degli ispettori alla Procura della Repubblica di Piacenza”. Lo dichiara il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli (FdI) in relazione all’inchiesta che vede coinvolti alcuni carabinieri in servizio in una caserma del capoluogo emiliano-romagnolo.“Le responsabilità sono personali e quindi se singoli militari hanno sbagliato è giusto che vadano in galera.
Ma – spiega Cirielli – il sequestro di una caserma, oltre ad essere un fatto stravagante e senza precedenti, rappresenta una lesione degli interessi dello Stato. Siamo di fronte, infatti, ad una evidente intromissione nelle funzioni del Governo che, inevitabilmente, avrà ripercussioni anche sugli abitanti di Piacenza, in quanto saranno privati di un importante presidio di sicurezza, per eventuali colpe di taluni carabinieri e non certamente della Istituzione che essi rappresentano e di cui dobbiamo essere orgogliosi.
E’ come se di fronte ad un reato commesso da un pm (cosa che capita non raramente) venisse sequestrata la Procura dove egli presta servizio. Dunque, alla luce dei reati contestati dai magistrati piacentini – aggiunge Cirielli – l’Arma avrebbe potuto sospendere e trasferire ad horas i militari ritenuti colpevoli. Questa spettacolarizzazione degli atti giudiziari, anche a rischio di interrompere una pubblica funzione, va interrotta immediatamente. Per questo – conclude Cirielli – chiederò al Ministro Bonafede di tutelare in fino in fondo le Istituzioni e, in questo caso, l’immagine dell’Arma dei Carabinieri che non può essere infangata per presunte colpe di pochi”.
“Forza Italia Piacenza, pur rimanendo scossa dalla notizia dell’arresto di dieci Carabinieri della Caserma Caccialupo (di cui cinque in carcere) dove addirittura vi sono stati apposti i sigilli per i successivi accertamenti del caso, si congratula con la Procura della Repubblica di Piacenza e con le forze dell’ordine che hanno contributo a smascherare questa banda dedita a delinquere sistematicamente commettendo i reati peggiori che vanno dall’estorsione allo spaccio e perfino alla tortura. Un plauso al nuovo Procuratore Capo Grazia Pradella che ha coordinato le indagini condotte dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia locale che hanno raccolto i pesanti elementi accusatori che hanno portato alla emissione di richiesta di ventidue misure di custodia cautelare firmata dal Pm Matteo Centini.
Esprimiamo vicinanza al Comandante Provinciale dell’Arma Massimo Savo e ai tanti Carabinieri che ogni giorno lavorano con impegno, dedizione e fedeltà alla Patria per tutelare la sicurezza e la civiltà di tutti noi cittadini, ma rinnoviamo anche la massima fiducia in tutti gli organi giudiziari dello Stato sempre pronti ad intervenire a difesa della legalità anche quando questa coinvolge purtroppo malviventi difficili da scovare in quanto presenti nelle strutture che dovrebbero tutelarla. Fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso, chiediamo pene esemplari una volta confermata la gravità dei fatti ascritti agli imputati.”
“Non spetta alla politica esprimersi in ordine alle responsabilità penali, che dovranno essere accertate nelle deputate sedi, degli appartenenti all’Arma dei Carabinieri arrestati a Piacenza” lo scrive in una nota Tommaso Foti, deputato piacentino di Fratelli d’Italia. “Le notizie sommarie che emergono dall’inchiesta della locale Procura della Repubblica e il sequestro della Caserma di Levante – prosegue l’esponente del movimento politico di Giorgia Meloni – ci dicono che siamo in presenza di una vicenda gravissima che mortifica tutti quei fedeli servitori dello Stato orgogliosi di indossare la divisa che fu anche quella dell’eroe Salvo D’Acquisto”.
Per Foti tuttavia “come una rondine non fa primavera, così le azioni delittuose di pochi, quando accertate, non possono di certo far venire meno la gratitudine verso gli appartenenti all’Arma che quotidianamente operano, anche a rischio della vita, per la sicurezza degli Italiani”. “Non è tempo di ignobili speculazioni – conclude il parlamentare piacentino – ma di autentica solidarietà: ai Carabinieri che onorano la loro scelta di vita e che per primi oggi si sentono feriti da una vicenda tanto dolorosa quanto deprecabile, va l’abbraccio sincero di Fratelli d’Italia”.
“Abbiamo fiducia nella magistratura, che approfondirà e verificherà i fatti. Sia chiaro che queste persone non rappresentano l’Arma dei Carabinieri. A rappresentarla e a renderle onore sono tutti quei carabinieri che ogni giorno lavorano seriamente per la nostra sicurezza, mettendo spesso a rischio la loro stessa vita”. Così Francesca Gambarini, coordinatore regionale di Cambiamo!, commenta l’inchiesta della procura di Piacenza che ha portato all’arresto di alcuni carabinieri.
Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.
Segui Sammaurese-Fiorenzuola domenica, dalle 14:30, con gli aggiornamenti LIVE su RADIOSOUND! Il Fiorenzuola di mister…
Scuola Genitori di Piacenza appuntamento per venerdì 22 Novembre 2024 alle ore 17.30 presso il Liceo…
Conto alla rovescia per l'accensione dell'albero di Natale in piazza Mercanti, sabato 23 novembre alle…
L’esperienza della Casa della Salute e della Comunità di Borgonovo è stata premiata alla settima edizione del Lean Healthcare…
Lidia Sella a Piacenza, ospite dell'incontro "Il potere delle parole", su iniziativa dell’Associazione Oltreitaca, venerdì…
Come anticipato dall’allerta meteo della protezione civile, anche a Piacenza soffia un vento intenso e…