Il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, a Piacenza per presentare il sui libro ”#populeconomy – l’economia per le persone e non per èlites finanziarie”.
“Spiegare l’economia alle persone e non alle elite finanziarie. Un tentativo di limitare un perimetro dove la persona deve essere al centro. La finanza gestisce capitali e merci in maniera sconsiderata. Tutto questo ha reazioni che impoveriscono il Paese. Parliamo di 17 milioni di poveri “in grigio”, come li chiamiamo. Persone che sono in grado di produrre reddito per la propria famiglia, ma allo stesso tempo non sono in grado di sostenere spese impreviste di 800 euro all’anno. E’ la vecchia middle class che oggi non esiste, mentre l’alta finanza accumula ricchezze in continuazione”.
L’Ugl presenta anche un nuovo simbolo: “Simbolo di un sindacato che vuole muoversi più di prima. Verso i precari, verso le partite Iva che mascherano lavoro subordinato, e verso quelle persone che non ricevono assistenza dai sindacati perché lavorano in piccole imprese”.
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