Intera famiglia di cani vagava per strada in pessime condizioni di salute, interviene Enpa: proprietari nei guai

Recuperati vaganti papà, mamma e 3 cuccioli. Dopo gli accertamenti le Guardie zoofile di Enpa hanno proceduto al sequestro amministrativo con la massima sanzione prevista.

E’ accaduto in Val D’Arda, tutto è partito grazie alla segnalazione di una cittadina verso le Guardie zoofile Enpa, che aveva messo in sicurezza 5 cani che si erano intrufolati nel suo giardino, lo sconcerto nell’ apprendere che gli animali erano due adulti – maschio e femmina –  insieme a tre cuccioli di pochi mesi. 

Arrivati sul posto per il recupero, è subito saltato all’occhio che i cani fossero mal messi, presentavano una condizione dermatologica particolarmente problematica con alopecia e grave infestazione da pulci.  La “famiglia” canina è stata quindi recuperata e migrata al canile di Fiorenzuola D’Arda ove l’Ass. Amici del Cane gestori della struttura hanno subito richiesto l’intervento del veterinario per una visita accurata.

Gli accertamenti

Nel frattempo le Guardie dell’Enpa hanno proceduto agli accertamenti del caso. “Mentre in canile dopo la visita veterinaria, ove veniva posto l’accento su un sospetto di malassezia e rogna per tutta la famiglia di cani, gli stessi venivano curati per una pronta guarigione, dai nostri accertamenti è emerso che i cani in oggetto erano già stati recuperati vaganti sul territorio, solo una decina di giorni prima sul social Facebook, appariva una foto della cagnolina con i cuccioli recuperata da un privato e poi -si suppone- dallo stesso restituita al proprietario senza attivare l’iter preposto” spiega il Capo Nucleo Enpa Bravaccini

Abbiamo cercato di contattare i proprietari, i quali sono risultati irreperibili telefonicamente per quattro giorni, oltre a ciò non si sono attivati per la ricerca dei loro cani, ne hanno denunciato lo smarrimento degli stessi alle Autorità preposte come da Normativa (L.R. Emilia Romagna 27/2000)” .

Condizioni igieniche carenti

Le Guardie si sono quindi recate presso l’abitazione del proprietario, sia per avvertire che i loro cinque cani erano ricoverati in struttura da giorni, sia per procedere a un controllo sullo stato dei luoghi di detenzione dei cani, rivelatosi una sorta di pollaio maleodorante pieno di escrementi con a terra del cibo tra quale pane secco raffermo e marcio e mele putride, due bancali come giaciglio e residui di immondizia non meglio identificata, il tutto accompagnato da una quantità incredibile di mosche che si posavano sul “cibo” e sugli escrementi.

Visti i precedenti, ovvero la mancanza di custodia di questi animali, sottoponendo gli stessi a più e più fughe, generando così pericolo sia per le persone e altri animali sia che per la pubblica circolazione, visto che nell’arco dei quattro giorni in cui gli animali sono stati detenuti in canile nessuno ha provveduto a denunciarne la scomparsa alle autorità competenti come da Legge, con l’aggravante che insieme ai due adulti vi erano i tre cuccioli, visti infine i luoghi di detenzione gli animali, completamente inidonei a detenere qualsiasi tipo di forma di vita, le Guardie Enpa hanno proceduto al sequestro Amministrativo (L.689/81) degli animali e sanzione accessoria in base alla legge Regionale E.R. 27/2000 art. 12 per mancata palese custodia, la cui sanzione è pari a 1.721 euro.

“Ora l’intera famiglia sta molto meglio avendo avuto le preziose cure dell’Associazione Amici del cane e scaduti i tempi previsti dalla normativa, se i proprietari non ottempereranno agli oneri e agli obblighi previsti, gli animali verranno messi in adozione per trovare una nuova famiglia”.

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