“C’è un cane morto rinchiuso in un sacco nero di quelli per le immondizie…” Inizia così la segnalazione di una signora che ha allertato le Guardie zoofile dell’ Enpa sul ritrovamento del corpo di un cane deceduto da giorni in un area boschiva del Comune di Rottofreno.
Il Nucleo Guardie zoofile Enpa di Piacenza si è subito attivato per verificare la veridicità della segnalazione. Sul posto le Guardie zoofile Massimiliano Sartori ed Elena Anelli hanno accettato la presenza della carcassa di un cane in avanzato stato di decomposizione, il piccolo animale era ancora parzialmente rinchiuso in un sacco di plastica nera, lacerato in più parti.
Visto e considerato che l’area del ritrovamento dell’animale era compresa tra l’area picnic del percorso Tidone e il greto del torrente stesso le Guardie Sartori e Anelli hanno subito proceduto ai rilievi del caso, in primis, la ricerca di un eventuale microchip identificativo, risultato assente, dopodiché hanno proceduto al sequestro penale a carico di ignoti delle spoglie del cane per uccisione di animale articolo 544 bis. trasportando lo stesso all’istituto zooprofilattico Bruno Umbertini. per eseguire un esame autoptico.
“I risultati dell’esame autoptico sono alquanto macabri” spiega il Capo Nucleo delle guardie Enpa ”Infatti rilevano che l’animale presenta numerosissime fratture riconducibili sicuramente ad un drastico evento traumatico. Attualmente quello che ci preme è ritrovare la famiglia di Billy, un nome di fantasia dato dalle Guardie per poter almeno nella morte, dare un po’ di umanità a questo animale” Il cane, è un meticcio maschio, età sicuramente adulta dai 7 ai 9 anni, mantello fulvo con zampe bianche, aree bianche su gola e nuca, muso con striscia bianca sulle narici prolungata fino alla fronte.
“Il fatto che non sia stato rilevato il microchip non è rilevante, infatti lo stesso potrebbe essere stato reso illeggibile dai fluidi della decomposizione, invece un particolare che denota la cura e le attenzioni dei proprietari verso Billy è dato dai denti, infatti essi malgrado l’età avanzata non presentavano presenza di tartaro ed erano bianchissimi, il che rileva una possibile pulizia dentale recente”.
Grazie all’ istituto zooprofilattico si è potuto risalire a una presunta data della morte, ovvero tra il 12 e il 20 marzo. Chiunque avesse informazioni certe da fornire può contattare il Nucleo guardie Zoofile Enpa alla mail ggzz.piacenza@enpa.org .
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