Campi elettromagnetici 5G e salute se ne parlerà con Fiorenzo Marinelli biologo e ricercatore del CNR di Bologna, l’8 di giugno alle ore 18.00 a Piacenza presso la Volta del Vescovo, via Moizo Romolo n. 78.Gli interrogativi su questa nuova tecnologia sono tanti, in diverse città italiane si sono riuniti gruppi di cittadini per porre delle riflessioni al riguardo e alle conseguenze che potrebbero nascere di ordine sanitario, ambientale ed altro, riferiti all’utilizzo di apparati emettitori di questo tipo di frequenze.
Campi elettromagnetici 5G e salute, il Dottor Fiorenzo Marinelli
Il dottor Marinelli illustrerà nel dettaglio come questa tecnologia funzioni e le interferenze con ambiente e corpo umano. L’iniziativa è organizzata dalle associazioni culturali Oltre Itaca e Spazio Tesla in collaborazione con diverse associazioni facenti parte di un coordinamento Piacentino attivo sul territorio sia locale che nazionale firmatari di questa comunicazione.
Campi elettromagnetici 5G e salute, gli organizzatori
“E’ di estrema importanza – affermano gli organizzatori- prendere consapevolezza circa i rischi che possiamo correre al fine di dipanare ogni pericolo ed avere chiaro la non nocività e l’innocuità per umanità ed ecosistema. Ricordiamo che il Nel 2019 il Comitato Scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (SCHEER) della Comunità Europea ha affermato che il 5G “evidenzia criticità sconosciute sui problemi di salute e sicurezza. La polemica è in merito ai danni causati dalle attuali tecnologie wireless 2G, 3G e 4G.”
Campi elettromagnetici 5G, un grosso problema
“Si tratta di un grosso problema – afferma il Dottor Fiorenzo Marinelli biologo e ricercatore del CNR di Bologna – le antenne vengono installate senza aver ottenuto il parere sanitario dall’ Istituto Superiore di Sanità, non ci sono di conseguenza studi che possano affermare che le radiofrequenza del 5G siano innocue per la salute”.
Audio intervista con il Dottor Fiorenzo Marinelli
Campi elettromagnetici 5G e salute, una quotidianità piena di onde elettromagnetiche
“Abbiamo onde elettromagnetiche in casa a partire dal Wireless – ancora il Dottor Marinelli – dal punto di vista degli effetti biologici tutte le onde radio hanno effetti sul funzionamento e il metabolismo degli organismi dovremmo quindi usarle con molta precauzione, invece c’è una diffusione estrema di sistemi di comunicazione via radio che hanno effetti biologici e che quindi possono fare danni”.
Campi elettromagnetici 5G e salute,
“Va ricordato che l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro – ricorda Marinelli – nel 2011 ha classificato tutte le radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo. Quindi noi stiamo utilizzando un cancerogeno in maniera superficiale”.
La consapevolezza
“Quando si tratta questo argomento è fondamentale – specifica Marinelli – come dire se lo conosci lo eviti, bisognerebbe non dormire ad esempio con lo smartphone sotto il cuscino perchè l’apparecchio si collega sempre all’antenna principale, come è possibile notare che a questi device non è possibile staccare la batteria facendoli restare sempre attivi. La consapevolezza è lo strumento che ci spinge a utilizzarlo il meno possibile, per non sostituire il telefono via cavo con la telecomunicazione e quindi esporsi il meno possibile ai campi elettromagnetici”.
L’ipersensibilità
“Esistono persone ad esempio, che sono elettro sensibili – racconta il Dottor Fiorenzo Marinelli – ne ho in cura 32, che non sopportano di avere vicino un telefono cellulare o di passare nelle vicinanze di un’antenna perchè hanno manifestazioni che potremmo definire allergiche”.
E lo stesso dichiara che la questione di come “l’esposizione ai campi elettromagnetici potrebbe influenzare l’uomo, rimane un’area controversa e gli studi non hanno fornito prove chiare dell’impatto su mammiferi, uccelli o insetti. La mancanza di prove chiare per informare lo sviluppo delle linee guida sull’esposizione alla tecnologia 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche non intenzionali”.
Gli organizzatori
Riteniamo che sia un dovere ed un diritto, informarsi su questi temi ed è per questo motivo che noi associazioni ci siamo unite per portare il focus su questa emergenza ambientale, sociale e sanitaria, per lo stesso obiettivo inviteremo anche esponenti di tutte le associazioni di questi ambiti”
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