Campi elettromagnetici, la legge aumenta i limiti ma Fiorenzuola dice no: “Rischio ingiustificabile per la salute”

Mediante l’approvazione di una specifica Deliberazione, la Giunta comunale di Fiorenzuola d’Arda ha assunto posizione fortemente contraria in merito all’aumento – entrato in vigore lo scorso 30 aprile – dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici ad oggi vigenti, ora pari a 15 volt per metro, due volte e mezzo in più rispetto al precedente limite di 6 volt per metro.

Nessuna ragione tecnica, tecnologica, economica o anche solo di semplice allineamento a valori limite superiori già vigenti in altri Stati dell’Unione Europea può giustificare un rischio di salute per la popolazione, nonché, più in generale, per l’intera biodiversità”, hanno specificato il Sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi, e l’Assessore comunale all’ambiente, Elena Grilli.

La disposizione della Legge 214 del 30 dicembre 2023

L’aumento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici è stato disposto dalla Legge 214 del 30 dicembre scorso, che ha disposto “l’adeguamento alla luce delle recenti evidenze scientifiche e nel rispetto delle regole, delle raccomandazioni e delle linee guida emesse dall’Unione europea, al fine di potenziare la rete mobile e garantire a utenti e imprese l’offerta di servizi di connettività di elevata qualità, senza pregiudizio per la salute pubblica”.

Il commento del Sindaco e dell’Assessore all’ambiente

“Sussiste un serio rischio che tale valore provvisorio potrebbe in futuro essere addirittura incrementato al di sopra del valore di 15 volt per metro, tenendo conto del fatto che in altri Stati dell’Unione Europea sono vigenti limiti più elevati”, hanno aggiunto il Sindaco e l’Assessore all’ambiente, considerando che “l’innalzamento del limite dei 6 volt per metro avrebbe dovuto essere determinato da motivate scelte ed evidenze di tipo medico-scientifico, e non da scelte politico- economiche, tecnologiche o comunque altrimenti “opportunistiche”, in funzione cioè di interessi diversi da quello primario della tutela della salute dei cittadini”.

“Riteniamo pertanto doveroso promuovere un appello politico, anche a tutela della salute pubblica, visto che un innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, in assenza di comprovate e documentate evidenze medico-scientifiche che ne dimostrino appieno l’assoluta e palese innocuità, potrebbe comportare effetti biologici dannosi ingiustificabili ed inaccettabili. Ricordiamo inoltre che la legislazione vigente permette l’installazione di antenne senza il parere dell’organo politico locale, il Sindaco o la Giunta comunale: riteniamo questa un’ulteriore lacuna dal punto di vista normativo”.

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