Caldo estremo, stop al lavoro sotto il sole dal 29 luglio. Cisl: “Azione importante per evitare rischi” – AUDIO

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Caldo estremo o anomalo, stop al lavoro sotto al sole dal 29 luglio. Varani (Cisl Piacenza): “Azione importante per evitare grossi rischi”

Stop al lavoro nei cantieri edili, in agricoltura e nel florovivaismo in condizioni di caldo estremo o anomalo, in determinate fasce orarie. Con un’ordinanza regionale, firmata oggi 26 luglio 2024, dalla presidente facente funzioni, Irene Priolo, scatterà in Emilia-Romagna a partire da lunedì 29 luglio il divieto di lavorare in questi settori, in condizioni di esposizione prolungata al sole e svolgendo attività fisica intensa, dalle ore 12.30 alle ore 16, nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online del rischio segnalano un livello “ALTO”.

Roberto Varani segretario generale dei lavoratori del settore edilizia Cisl Parma e Piacenza 

“Apprendiamo con entusiasmo questo provvedimento. E’ giusto interessarsi tutti a questo tema per evitare ulteriori infortuni, soprattutto per certe tipologie di lavoro. E’ da un mese che se ne parla. A luglio si è provato a combattere il caldo anomalo con qualche soluzione, però serviva un provvedimento di questo tipo, soprattutto per quelle realtà meno sorvegliate, passatemi il termine”.

Ci sono rischi seri di salute

“Sì, ad esempio sui cantieri anche l’abbigliamento non aiuta e si rischiano svenimenti o colpi di sole. Veramente un rischio per il lavoratore e per i colleghi. Controlleremo che il provvedimento venga rispettato. 

Caldo estremo stop al lavoro – Varani Cisl Piacenza AUDIO

“Tutto il nostro territorio è interessato da un’eccezionale ondata di caldo, caratterizzato da temperature elevate e da un alto tasso di umidità- ha commentato Priolo-. Condizioni, queste, che rendono rischioso lo svolgimento di tutta una serie di attività, svolte prevalentemente in ambiente esterno, e che rendono non più rinviabile l’adozione di misure di protezione. Tutelare i lavoratori- ha concluso la presidente- per noi resta una priorità”.

I pericoli

La prolungata esposizione al sole rappresenta un pericolo per la salute dei lavoratori, perché può causare stress termico e colpi di calore, con esiti talvolta anche letali. E il lavoro nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini, è svolto essenzialmente all’aperto, senza possibilità per i lavoratori di ripararsi dal sole e dalla calura. L’Inail, dal canto proprio, nell’ambito del progetto Worklimate (Inail-CNR), ha reso disponibile sul sito web www.worklimate.it le mappe nazionali di previsione del rischio di esposizione al caldo, al fine di contenere tale rischio per i lavoratori, tanto più per chi svolge attività fisica intensa.

Provvedimento

La Regione ha ritenuto quindi urgente, nelle more di un accordo tra il partenariato datoriale e sindacale, emanare un provvedimento a tutela della salute e dell’igiene pubblica finalizzato a ridurre l’impatto dello stress termico ambientale sulla salute dei lavoratori impegnati in attività nei settori agricolo e florovivaistico, edile ed affini. Pertanto ha disposto fino al 31 agosto 2024, salvo successivi provvedimenti, il divieto lavorativo in questi settori su tutto il territorio emiliano romagnolo, tra le 12.30 e le 16.00, nei giorni in cui la mappa pubblicata sul sito internet http://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ indica un livello di rischio “ALTO”. È fatto salvo l’obbligo, da parte dei datori di lavoro, dell’adozione di ogni misura organizzativa idonea e necessaria a salvaguardare i livelli minimi delle prestazioni dei servizi pubblici essenziali.

Mancato rispetto dell’ordinanza

La mancata osservanza degli obblighi indicati dall’ordinanza comporterà le sanzioni previste per legge (art. 650 c.p.), se il fatto non costituisce più grave reato. L’ordinanza verrà pubblicata sul sito della Regione Emilia-Romagna e sarà trasmessa, per gli adempimenti di legge, ai prefetti e a tutti sindaci dei comuni emiliano-romagnoli, alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali, dei datori di lavoro e delle associazioni di categoria.

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