Calcio serie D girone D, cambio sulla panchina della Vigor Carpaneto 1922: arriva Marco Veronese
La società piacentina – settima in classifica ma reduce da cinque sconfitte in sei partite – esonera Stefano Rossini e ingaggia il tecnico lombardo, già vice di De Biasi sulla panchina della nazionale maggiore dell’Albania. Il presidente Rossetti: “Scelta non legata ai risultati, non volevo cacciare nessuno”.
Cambio sulla panchina della Vigor Carpaneto 1922, società piacentina che sta affrontando il secondo campionato consecutivo e della propria storia di serie D nel girone D. Il sodalizio biancazzurro comunica l’esonero del tecnico Stefano Rossini, a cui vanno i ringraziamenti per l’anno e mezzo vissuto insieme con molte soddisfazioni e l’in bocca al lupo per il prosieguo della carriera.
A spiegare la decisione presa è il presidente Giuseppe Rossetti. “Il cambio in panchina non è dovuto assolutamente ai risultati, anche se poi ci vanno dietro anche loro. Come ho sempre detto, il Carpaneto è partito per salvarsi e se a inizio anno mi avessero detto che ora sarei al settimo posto avrei firmato; questo dà adito al lavoro svolto dal mister. Non sono né impazzito né vulcanico, non puntiamo certo alla Lega Pro e non era mia intenzione cacciare nessuno. E’ stata solo una scelta dettata da alcuni fatti avvenuti nel post-partita contro il Mezzolara, che hanno creato poi alcune situazioni portando a incrinarsi un rapporto fiduciario. I risultati negativi dell’ultimo periodo, purtroppo, hanno gettato benzina anziché acqua sul fuoco, ma non sono stati coloro che lo hanno acceso. Ho tantissima stima per Rossini, un tecnico che sa quello che fa e vuole e lo ha dimostrato. Ora c’è qualcosa che non va che anch’io non riesco personalmente a capire.
Domenica ho seguito la trasferta a domicilio dell’Axys e ho visto una squadra spenta, anche il suo allenatore. Nessuno si merita altre eventuali sconfitte e cerchiamo di recuperare fiducia ed entusiasmo. Mi prendo tutte le responsabilità di questa scelta, purtroppo sono cose che capitano nel calcio, ma ora ci vuole una svolta. Spero che i rapporti personali con Rossini non si incrinino”.
E’ un ragazzo che conosce il calcio, con anche una buona carriera da calciatore, anche se non ha mai allenato i dilettanti. Abbiamo avuto referenze più che positive sul suo conto e ho avuto una buonissima prima impressione. Non nego che c’erano stati contatti con Alessio Tacchinardi, con cui mi lega un rapporto di amicizia stretto e che ammiravo moltissimo da giocatore. Giustamente lui aspettava una chiamata professionistica”.
Marco Veronese è nato il 22 maggio 1976 a Cinisello Balsamo (Milano) e vanta una carriera professionistica da calciatore (attaccante) bagnata con 3 presenze in serie A nell’Inter (stagione 1994-1995, allenatore Ottavio Bianchi). Successivamente, esperienze in serie B con Reggina (1995-1996), Chievo (1998-1999), Alzano Virescit (1999-2000), Modena (2001-2002) e Vicenza (2002-2003), oltre alle avventure in C1 e C2 a Monza, Prato, Modena, Spezia, Pavia, Venezia, Cesena, Lecco e ancora Pavia.
Alla riga del totale, 354 le presenze complessive condite da 73 gol, andando in doppia cifra con Pavia (dal 2005 al 2007) e con il Venezia (2007-2008). A Pavia Veronese ha iniziato la carriera da allenatore, prima alla Berretti per una stagione e mezza, poi a contatto con la prima squadra. Successivamente, è stato il vice di Fulvio Pea prima al Monza (2014-2015) poi alla Cremonese (annata successiva). Nel 2017, invece, il prestigioso incarico sulla panchina della nazionale albanese come vice di Gianni De Biasi, con cui poi aveva iniziato la scorsa stagione nell’Alaves (Spagna), prima dell’esonero.
“Volevo rimettermi in gioco – afferma Veronese – il Carpaneto è una squadra con qualità, si vede che è stato fatto un buon lavoro, ha giocato molto bene anche se ora viene da un periodo meno brillante. Cercherò di capire i problemi che ci sono stati per provare a essere d’aiuto per la squadra e portare entusiasmo, oltre ad avere l’obiettivo di fare un buon lavoro. La mia nuova avventura in serie D? Quando fai questo mestiere vuol dire che hai le motivazioni e non ho guardato la categoria; il calcio va vissuto con passione. Ho giocato in tutti i modi e credo che il modulo sia in funzione dei giocatori e soprattutto un allenatore deve essere bravo a far sposare le idee alla squadra. Ho sfidato Rantier e ho allenato per qualche mese Baschirotto alla Cremonese”.
Oltre a Rossini, saluterà la prima squadra anche il suo vice Matteo Abbate, dimessosi ma che resterà invece sulla panchina dei Giovanissimi regionali 2004. Anche a lui vanno i ringraziamenti per il lavoro svolto e l’in bocca al lupo per il prosieguo. Confermato, invece, il resto dello staff con il preparatore dei portieri Francesco Cavi, il preparatore fisico Pablo Lischetti e il fisioterapista Matteo Burgazzi.
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