Legalità, i carabinieri entrano nelle scuole per incontrare gli studenti: arriva il bullizzometro

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L’ultimo incontro programmato del 2024, si è svolto a Bobbio alcuni giorni fa. Altri 65 sono in calendario per il 2025 nelle varie scuole piacentine prima della fine dell’anno scolastico.

Nella formazione scolastica dei ragazzi, merita uno spazio di primo piano l’educazione alla legalità, premessa indispensabile per la crescita professionale e umana delle nuove generazioni. In questo contesto e nella cornice degli incontri che i carabinieri piacentini da tempo organizzano nelle scuole di tutta la provincia, si inserisce anche la “lezione” che martedì 17 dicembre il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bobbio, tenente Maurizio Piccione, ha tenuto nelle classi quarta e quinta dell’Istituto Tecnico “San Colombano” in Bobbio.

Nella circostanza l’ufficiale, salito in cattedra per un giorno, ha sottolineato l’importanza della legalità e del senso civico a tutto tondo, a partire dal rispetto delle regole in ogni ambito, con particolare attenzione per l’ambiente scolastico.

Sono state approfondite diverse tematiche, di forte interesse anche per i ragazzi così giovani, tra le quali l’uso consapevole della rete internet, ma soprattutto il bullismo e il cyberbullismo. Nelle sue varie forme, fisica, verbale o psicologica, il bullismo è una vera e propria forma di violenza. Con l’avvento di nuove tecnologie, l’evoluzione di questo fenomeno è il così detto cyberbullismo, che viaggia sul web o applicazioni di messaggistica. Attraverso questo canale, si diffondono immagini offensive, minacce o insulti. Cosa fare allora? Innanzitutto la vittima di bullismo non deve vergognarsi: non è colpa sua. Non deve isolarsi, non deve aver paura di andare a scuola. Anzi farebbe bene a parlare in famiglia, insegnanti o comunque a persone di fiducia.

Sull’argomento, il tenente Piccione, ha mostrato e spiegato agli studenti che sul sito www.carabinieri.it è possibile inoltre effettuare e scaricare il “Bullizzometro”.

E’ un test di autovalutazione, elaborato dal Reparto Analisi Criminologiche del Ra.C.I.S. (Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche), per rilevare segnali del livello di violenza subita. Rivolto principalmente ai giovani, questo strumento aiuta a identificare comportamenti associati al bullismo e cyberbullismo.

Elenca azioni come: aggressioni fisiche, minacce, esclusione dal gruppo, diffusione non consensuale di foto o video. Lo strumento offre anche consigli su come reagire ed è fondamentale per aumentare la consapevolezza sui comportamenti abusivi e incoraggiare le vittime a riconoscere la propria situazione.

E’ importante sottolineare che questo test non sostituisce il supporto professionale, ma rappresenta un primo passo verso la ricerca di aiuto.

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