Ci ha lasciato un “monumento” del pugilato piacentino, emiliano e nazionale: il popolarissimo maestro Giordano Mosconi. Aveva 82 anni e da tempo combatteva i problemi di salute con lo spirito e il coraggio che l’hanno contraddistinto in 70 anni di ring da pugile dilettante, da professionista ma soprattutto come allenatore.
È stato l’anima della gloriosa Salus et Virtus di Piacenza per decenni. Ha avviato al pugilato un’infinità di ragazzi, dai più modesti ai campioni, e a tutti ha dato un indirizzo prezioso anche per la vita al di fuori delle sedici corde.
“Un Natale triste per lo sport piacentino segnato purtroppo dall’improvvisa scomparsa del maestro Giordano Mosconi, tecnico federale di pugilato ma anche straordinario esempio di lealtà sportiva. Mosconi ha contribuito a scrivere un pezzo di storia della Noble art piacentina, non solo per i grandi risultati ottenuti dai suoi allievi più promettenti – come Paolo Pizzamiglio e anche Roberta Bonatti, che lo ha avuto come suo primo allenatore – ma anche per la sua sconfinata umanità e per la sua capacità di far crescere con valori sani ed educativi tanti giovani atleti.
Proprio per queste sue doti, unanimemente riconosciute, fu insignito nel 2000 dal CONI Provinciale di Piacenza del Premio “Bruno Polidoro”, assegnatogli non solo come tecnico dell’anno ma anche per il suo appassionato e meritorio impegno nel mondo dello sport. I sensi di cordoglio e di vicinanza ai suoi famigliari a nome di tutto il mondo sportivo piacentino”.
“Figura storica nel mondo della boxe piacentina, dapprima come pugile dilettante e in seguito professionista, poi come allenatore alla Salus et Virtus. Un ruolo quest’ultimo interpretato con professionalità passione e grande umanità, e grazie al quale tanti giovani atleti sono cresciuti sotto il profilo sportivo ma soprattutto umano e sociale.
Diventato anima della gloriosa società di via Alberici, Mosconi ha per decenni formato tanti pugili, alcuni dei quali hanno ottenuto risultati sportivi eccellenti, come il campione italiano e poi sfidante al titolo europeo Paolo Pizzamiglio e la campionessa italiana Roberta Bonatti, della quale è stato il primo allenatore. Burbero, severo ma al contempo paziente e generoso, Mosconi è stato per lungo tempo e continuerà a essere un prezioso punto di riferimento per il mondo dello sport piacentino. Porgiamo sincere condoglianze al figlio Fabrizio, alla sorella Graziella e ai parenti tutti”.
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