Il patronato Epaca di Coldiretti Piacenza interviene per fare chiarezza sulle indicazioni Inps. Le categorie di lavoratori indicate nel decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (Cura Italia), che hanno già percepito l’indennità COVID-19 (bonus 600 euro) di marzo 2020, potranno ricevere a breve l’indennità 600 euro di aprile senza presentare nuova domanda, come previsto dal Decreto Rilancio. Per il lavoratori agricoli (OTD) l’importo sarà di 500 euro.
Il secondo pagamento di aprile è disposto dal 20 maggio e sarà possibile verificare il pagamento eseguito da INPS anche accedendo alla sezione “Pagamenti” del Fascicolo previdenziale del cittadino (con codice fiscale e PIN, SPID, CIE o CNS), selezionando nel menù del servizio le voci “Prestazioni>Pagamenti”.
Per favorire la tempestività della liquidazione della seconda rata dell’indennità, il pagamento è stato effettuata con lo stesso strumento di riscossione utilizzato per il pagamento della rata di marzo: pertanto qualora non fosse ancora stato incassato il primo bonus è necessario verificare con gli uffici la correttezza dell’IBAN fornito.
È prevista la distribuzione su tre giornate lavorative, per i pagamenti da accreditare:
– 1.400.000 pagamenti accreditati il 21;
– 400.000 il 22 maggio;
– 2.000.000 il 25 maggio.
Invece il pagamento in contanti per 190.000 persone avverrà a partire da martedì 26 maggio.
Entro la fine del mese sarà pubblicata la versione aggiornata del servizio per consentire l’invio della domanda alle nuove categorie di lavoratori incluse dal decreto del 30 aprile 2020. Si tratta dei lavoratori stagionali di settori diversi dal turismo, intermittenti, lavoratori autonomi occasionali senza partita IVA con contratti di lavoro occasionale, venditori a domicilio.
Epaca di Coldiretti Piacenza è a disposizione per fornire tutta l’assistenza agli interessati.
“Siamo in grado di affiancare anche gli interessati ai bonus Colf e badanti e al reddito di emergenza” spiega il direttore di Epaca Riccardo Piras.
Nel primo caso, i lavoratori domestici con uno o più contratti di lavoro di durata complessiva superiore a 10 ore settimanali al 23 febbraio 2020, avranno per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile di 500 euro al mese. “Questi lavoratori però – precisa Piras – non devono essere conviventi con il datore di lavoro, né aver usufruito di altre indennità contemplate nel Dl Cura Italia”.
È già possibile infine inoltrare le domande per il reddito di emergenza (Rem) per chi non ha altri sostegni e ha un reddito basso con ISEE fino a 15 mila euro. La misura vale per due mensilità e va dai 400 euro per i singoli agli 800 per l’intero nucleo familiare i cui componenti devono essere allo stesso tempo in possesso di requisiti d’accesso: la residenza in Italia, il reddito familiare inferiore al Rem, un patrimonio mobiliare sotto i 10 mila euro (che cresce per ogni componente fino a un massimo di 20 mila euro).
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