“Ho letto il vostro programma e ho trovato idee molto simili a quelle della Regione”. Benedice con queste parole il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini la candidatura di Patrizia De Micheli a sindaco di Carpaneto Piacentino, durante l’iniziativa pubblica al centro sportivo del paese. Bonaccini ha parlato davanti a una platea numerosa, circondato dai candidati della lista “Noi di Carpaneto”, in particolare su due temi cruciali per lo sviluppo del Paese, la salute e lo sport come mezzo di aggregazione e socializzazione.
Nella sua premessa la candidata De Micheli aveva infatti posto l’attenzione sulla necessità di ampliare l’impianto sportivo di Carpaneto per incrementare l’offerta di attività nell’ottica della “massima inclusione sociale”. Invece in tema di sanità, la candidata ha affermato la necessità di potenziare la Casa della salute per renderla “un perno per la nostra comunità in grado di offrire servizi di qualità e adeguati anche alla fascia montana e ai territori vicini”.
Il presidente Bonaccini ha esordito replicando alle accuse arrivate dall’opposizione, relative al suo tour elettorale a sostegno dei candidati di centrosinistra. “Voi sapete quante volte sono venuto a Piacenza da qualunque sindaco di qualsiasi colore politico. Eppure a Carpaneto non ero mai venuto prima, perchè non mi hanno mai invitato. Voglio ricordare un concetto semplice, io rappresento tutti come presidente della Regione, ma allo stesso tempo ho il diritto costituzionale, conquistato con la lotta di Liberazione, che garantisce la possibiltà di schierarmi da una parte alle elezioni”.
Sulla sanità il presidente della Regione ha rimarcato: “Al governo sto dicendo che servono nuove risorse, ci hanno dato qualcosa ma non basta. E nonostante questo abbiamo chiuso il bilancio in pareggio perchè la nostra sanità è il bench mark a livello nazionale. Oggi mancano 4-500 medici di medicina generale per scelte sbagliate del passato e questi medici non dipendono neppure dalla Regione, ma dallo Stato. Sarei a favore di un un patto per far lavorare questi medici nelle case della salute”. E ha aggiunto: “È una vergogna che l’accesso della facoltà di medicina sia ancora oggi a numero chiuso, nelle condizioni in cui ci troviamo”. E per favorire il reclutamento del personale sanitario mancante, ha sostenuto: “Servono condizioni economiche più vantaggiose per chi lavora nell’emergenza e possibilità
di avanzamenti di carriera”. Senza risparmiare una frecciata polemica agli avversari poltici: “Quando sento critiche sulla sanità pubblica della nostra regione da Lega e Fratelli d’Italia, io rispondo che non le accetto da chi proponeva la privatizzazione soltanto due anni fa”.
Sullo sport ha ricordato il bando che ha distribuito risorse per l’impiantistica presentato proprio oggi e che ha finanziato progetti anche nel piacentino. “In Italia non c’è una Regione che abbia investito di più sugli impianti sportivi come l’Emilia Romagna, anche nei comuni più piccoli. Perchè i centri sportivi sono luoghi per fare comunità, per prevenire il disagio, per migliorare la salute. Farò una verifica, ma ho l’impressione che questo comune non abbia mai partecipato a questi bandi sullo sport”.
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