Bollino antifascista. “Un regolamento liberticida, che tenta di impedire a chi da anni fa attività sul territorio di potersi esprimere”. Così si esprime Pietro Pavesi, responsabile provinciale di CasaPound. Pavesi interviene in merito alla proposta ventilata dalla minoranza comunale sull’adottare il “bollino antifascista”.
“Con questo assurdo regolamento – spiega – si cercherebbe fondamentalmente di vietare a forze che partecipano regolarmente alle competizioni elettorali di svolgere attività politica”.
“Forse – osserva Pavesi – il Consiglio Comunale dovrebbe occuparsi di questioni più serie. Dai gravi problemi legati alla sicurezza alla microcriminalità in aumento, passando per la chiusura endemica delle piccole imprese private e dei negozi del centro. Le urgenze della città sono altre”.
“Non certo quella di andare a inseguire – sottolinea – il consenso della peggiore sinistra antifascista. Questa sì protagonista nel corso degli ultimi anni di una serie di violenze e di gravi reati. Vogliamo ricordare il ferimento del carabiniere avvenuto durante il corteo organizzato contro l’apertura della nostra sezione”.
“Se è questa la legittimazione democratica di cui ciancia la minoranza, allora noi ripudiamo il regolamento, qualora fosse approvato. Siamo pronti a impugnarlo nelle sedi competenti. Dopo oltre tre anni di attività – conclude Pavesi – non sarà certo qualche carta bollata ad impedire la nostra presenza sul territorio”.
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