Blocco studentesco rilancia e ribatte alla replica del preside del liceo Gioia, Mario Magnelli. “Notiamo con sorpresa – afferma De Rosa – la celerità con la quale il preside ha risposto al nostro comunicato. Non ci aspettavamo tale rapidità, considerando che mentre il dirigente era impegnato a condividere la memoria sulla Resistenza si è dimenticato di rispondere alla nostra richiesta di proiettare “Red Land” nella sua scuola”.
“Tale proposta, inoltrata nei primi giorni di febbraio, è stata presto cestinata dal preside Magnelli nonostante la sensibilità della tematica. È quindi vano nascondersi nella “condivisione con i giovani di una memoria non scontata”, visto il dipartismo del suddetto. Non è forse anch’essa memoria, non è forse anch’essa una pagina di storia italica, a cui porre particolare attenzione?”.
“Riteniamo che la scelta di impostare un approfondimento solo sulla resistenza sia assolutamente parziale. Sarebbe miope decontestualizzare la Resistenza e non citare i crimini di guerra, i massacri inutili o il coraggio della “scelta”. Tema che ricorre nella locandina dell’iniziativa, che fecero i tanti italiani che adererino alla Repubblica Sociale. Sarebbe quindi interessante un confronto tra due storici di opposte fazioni. Storici che, grazie a fonti e punti di vista diversi, riescano a dare una visone totale delle faccende di tale periodo”.
“Entro la fine di questa settimana consegneremo alla scuola la nostra proposta e, su mandato degli studenti, chiederemo un incontro con il preside Magnelli. Ora sta a lui dimostrare quindi l’assenza di faziosità e il reale intento di promuovere la riflessione nei ragazzi accettando il confronto”.
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