Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è arrivato a Piacenza per sostenere in prima persona Katia Tarasconi, candidata sindaca del centrosinistra. Fatto di per sé raro, visto che la visita piacentina è la prima di due sole visite elettorali che Sala ha in agenda per queste amministrative; ed è quindi un segnale forte per Katia Tarasconi: «Avere un sostegno così forte dal primo cittadino di una metropoli come Milano, capitale economica italiana e modello nazionale ed europeo sotto tanti punti di vista, mobilità in primis, è come ricevere un’iniezione di adrenalina».
Puntualissimo, alle 18 spaccate (ora dell’incontro) Beppe Sala ha fatto il suo ingresso nel “giardino” del ristorante “Io Luigi Taglienti” gestito dall’omonimo chef stellato, vecchia conoscenza dello stesso Sala. Un incontro partecipatissimo in una cornice di grande pregio durante il quale il sindaco meneghino ha speso parole d’elogio per la candidata Tarasconi che non ha esitato a definire «la prossima sindaca di Piacenza, insieme alla quale – ha detto – collaboreremo per migliorare l’offerta ai cittadini e ai turisti di entrambe le realtà». Con le debite differenze, naturalmente.
Rieletto l’anno scorso per il suo secondo mandato (primo candidato del centrosinistra ad aver vinto al primo turno nella storia milanese con quasi il 60% delle preferenze), Sala ha offerto la sua visione amministrativa improntata «al sistema valoriale del centrosinistra, con un welfare poderoso che risponda ai bisogni urgenti e in continuo cambiamento delle fasce più deboli della comunità», ma al contempo ispirata al suo importante background da manager con competenze di marketing. Ed è da qui che è partito parlando di turismo: «Si tende a considerare il turismo come il petrolio del nostro Paese – ha detto – ma in realtà si fa poco, come se bastassero le bellezze che abbiamo. Sono tante, probabilmente più che in qualsiasi altro Paese del mondo, ma da sole non bastano. Dobbiamo immaginare e costruire offerte e proposte che attirino turisti, e non limitarci ad aspettare che questi arrivino». Per farlo serve coraggio, ha detto Sala; coraggio e creatività, perché «quello del sindaco è un mestiere creativo».
Lo stesso vale per il tema della mobilità, che era il focus dell’incontro. E lo era non a caso: Tarasconi, nel suo programma elettorale, ha posto l’attenzione per l’ambiente come priorità numero uno a fronte di dati che fotografano Piacenza come una delle città con la peggior aria d’Italia. Di certo la conformazione del territorio non aiuta, ma si può fare tanto «e si deve fare» ha ribadito la stessa candidata toccando uno dei punti cardine del suo progetto di città: «La piantumazione di 5mila alberi all’anno e la realizzazione di una cintura verde attorno alla città che unisca i parchi esistenti e quelli che verranno realizzati. Tutto questo, unito alla spinta verso un trasporto pubblico più efficiente, più capillare, più accessibile».
E’ la direzione giusta, secondo il sindaco di Milano: «L’attenzione all’ambiente non è moda, non è un vezzo – ha detto -. C’è stata un’epoca in cui ci siamo auto-convinti che si potesse fare di tutto senza conseguenze per la nostra salute e per i luoghi in cui viviamo. Abbiamo scoperto che non è così. Gli alberi non sono radical chic, gli alberi sono vita».
L’esempio perfetto per raccontare questo tipo di approccio è “Forestami”, il progetto – voluto proprio da Sala – che prevede la piantumazione di 3 milioni di alberi nella città metropolitana di Milano entro il 2030. Un progetto concreto, avviato e con un futuro. Basti pensare che ad oggi sono già stati piacenti più di 330mila alberi.
Sala ha poi raccontato l’esperienza milanese in tema mobilità: «C’è stata la stagione dell’Alta velocità – ha detto – ma adesso serve anche altro, servono collegamenti periferici più organizzati in modo che i territori, tutti i territori, molti dei quali con eccellenze pressoché sconosciute, possano rientrare in una rete di mobilità capillare che offra opportunità ai lavoratori e ai turisti. Noi siamo lavorando in questa direzione».
L’intervento del sindaco di Milano si è concluso con un abbraccio, reale e metaforico, con Katia Tarasconi, annunciando una sinergia sempre più stretta tra Piacenza e Milano, città verso la quale gravitano decine di migliaia di piacentini per i motivi più disparati a partire, naturalmente, dal lavoro. E poter parlare di una visione comune, reale, operativa con Milano è un “sogno” che Piacenza aveva da tanto tempo. Una sorta di “patto” che non poteva che essere sancito con una fetta di coppa piacentina che il sindaco Sala ha divorato con gusto, naturalmente prendendola con le mani.
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