Trasportava 35 mila litri di benzina sottratta al pagamento delle accise, sequestrata autocisterna

Aumentano i controlli delle Fiamme Gialle finalizzati a contrastare i traffici illeciti di prodotti energetici e le pratiche commerciali scorrette, il tutto a tutela dei consumatori e degli operatori che agiscono nel rispetto delle disposizioni di legge.

L’avvistamento della cisterna durante i controlli

In tale contesto, sulla base delle direttive operative del Comando Provinciale di Piacenza, i militari del Gruppo di Piacenza, nel corso del costante controllo economico del territorio quotidianamente svolto nella Provincia, notavano la presenza di un’autocisterna, che transitava in Fiorenzuola D’Arda sulla tangenziale in direzione Piacenza.

Sottoposto a controllo, il conducente italiano esibiva ai militari operanti della scarna documentazione di trasporto, apparentemente regolare, dichiarando di trasportare “solvente” che, in quanto tale, non è soggetto alla stringente normativa fiscale che disciplina la circolazione di prodotti energetici sottoposti ad accisa.

Gli accertamenti

Tuttavia, un’attenta disamina del carteggio esibito, anche grazie al supporto delle banche dati in uso al Corpo e allo sviluppo delle informazioni acquisite, permetteva di verificare come il destinatario finale del prodotto fosse in realtà un soggetto inesistente.

I successivi approfondimenti compiuti sul posto dai finanzieri operanti, anche attraverso il prelevamento di campioni e la misurazione della densità del prodotto, hanno chiarito di come il liquido fosse in realtà benzina per autotrazione, commercializzato illecitamente in evasione d’imposta.

Il carburante in oggetto era stato persino mescolato con alcuni diluenti, al fine di mascherarne il caratteristico odore.

Il sequestro

L’attività delle Fiamme Gialle permetteva quindi di sequestrare circa 25 tonnellate di benzina, per oltre 35.000 litri, fraudolentemente sottratta al pagamento delle accise e potenzialmente pericolosa, in quanto alterata. I Finanzieri provvedevano altresì a cautelare il rimorchio, il traino e la cisterna utilizzati per trasportare il prodotto mentre il conducente veniva segnalato alla la Procura della Repubblica di Piacenza per il reato di “Sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli prodotti energetici”

Il risultato conseguito dimostra l’impegno del Corpo della Guardia di Finanza profuso nel contrasto alle frodi nel settore nelle accise, che arrecano gravi danni alle entrate dello Stato e comportano effetti distortivi alle regole della libera concorrenza a tutela dei cittadini onesti, considerando, inoltre, che i prodotti energetici chimicamente alterati possono determinare rischi sia per l’ambiente che per la sicurezza della circolazione stradale.

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