Diffondere tra i giovani il valore sociale, culturale, educativo dello sport, inteso come gioco, divertimento, passione e agonismo, ma anche amicizia, fratellanza, inclusione e integrazione. È l’obiettivo principale, ma non il solo, di Benvenuti sportivamente in prima, progetto ideato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, sviluppato insieme all’Ufficio scolastico e all’Ausl di Piacenza e rivolto agli studenti del primo anno delle scuole primarie e secondarie di I e II grado della provincia di Piacenza.
A presentarlo ufficialmente questa mattina, nella sede dell’ente, il consigliere d’amministrazione di Fondazione Robert Gionelli, affiancato dai rappresentanti delle altre due realtà coinvolte: Fiorenzo Zani, responsabile dell’Ufficio scolastico provinciale di Piacenza per educazione fisica e sport e Giorgio Chiaranda, responsabile del Servizio di Medicina dello sport presso l’Azienda Usl di Piacenza.
Benvenuti sportivamente in prima è articolato in tre tappe: nell’arco di altrettante mattine (una dedicata alla scuola primaria, una a quella secondaria di primo grado e una agli istituti di secondo grado) gli studenti delle classi prime saranno protagonisti di una “festa d’accoglienza” all’insegna del gioco e dello sport in alcuni impianti sportivi selezionati. Nel corso di questi eventi gli insegnanti di educazione fisica allestiranno varie postazioni, differenziate per fasce di età, in cui gli studenti potranno provare le diverse discipline con un approccio di tipo ludico. Al fianco degli insegnanti saranno impegnati, in veste di tutor, anche una classe terza della media Italo Calvino e alcune classi quinte dei licei sportivi di Piacenza “Respighi” e “San Benedetto”, che accompagneranno i più piccoli alla scoperta dello sport secondo la metodologia pear to pear, la formazione fra pari.
Sono già state fissate le mattinate dedicate alle scuole secondarie di primo e secondo grado, rispettivamente il 18 e il 19 ottobre al Campus Dordoni (il giorno successivo in caso di maltempo), mentre per le scuole primarie è in via di definizione una giornata a maggio al campo Puppo di Spes-Borgotrebbia.
Il progetto risponde all’esigenza di assicurare a bambini e ragazzi il loro “diritto allo sport” come strumento per migliorare la crescita, ma non solo: oltre a cimentarsi nelle varie attività, in un contesto non competitivo e all’insegna del fair play, i partecipanti potranno sottoporsi a test valutativi (ad esempio lancio della palla medica, test di Cooper, salti da fermo e in corsa) i cui esiti verranno registrati (in modo anonimo) affinché si possano valutarne agilità, destrezza, precisione e altri fattori. La raccolta sistematica di questi elementi, e di quelli relativi ai test valutativi effettuati sul campo, consentirà di elaborare una vera e propria banca dati, ma anche di monitorare la fase di crescita e di sviluppo dei giovani che parteciperanno al progetto. Dati che non solo potranno essere di grande aiuto nell’orientare gli studenti di tutte le età, soprattutto i più piccoli, nella scelta di una specifica disciplina sportiva che potrebbe essere individuata anche per esigenze di carattere correttivo – come nei casi di scoliosi, o contro l’obesità precoce –, ma che potranno anche fornire materiale utile per uno studio sulla loro crescita.
Il progetto è elaborato in collaborazione con il settore Sport-Educazione Fisica dell’Ufficio scolastico provinciale di Piacenza, incaricato della sua esecuzione pratica, degli aspetti organizzativi e della promozione e diffusione; si giova inoltre della collaborazione dell’Azienda Usl di Piacenza – Servizio di Medicina dello sport, che contribuirà a organizzare, durante l’anno scolastico, incontri di carattere divulgativo a favore delle scuole aderenti, su tematiche legate all’alimentazione, ai sani stili di vita, all’importanza dell’attività motoria e sportiva, fino alla traumatologia dello sport.
«Quello che presentiamo oggi è un progetto al suo “anno zero” – ha sottolineato il consigliere Robert Gionelli –, che segna l’inizio di una collaborazione importante con il Provveditorato e l’Azienda sanitaria locale, che ringrazio per l’impegno profuso in questi mesi. Per questa edizione pilota, che coinvolgerà circa millecinquecento ragazzi, siamo partiti con le scuole della città di Piacenza ma il nostro auspicio è che nelle prossime edizioni l’iniziativa possa estendersi anche alla provincia e al territorio di Vigevano».
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