Venerdì 8 novembre alle ore 18, al Seminario vescovile di via Scalabrini 63 a Piacenza, incontro-testimonianza con l’attrice e conduttrice Beatrice Fazi.
Beatrice Fazi ospite al Seminario vescovile
Volto noto di alcune trasmissioni tv (tra le altre, “Macao” di Boncompagni e le fiction “Un medico in famiglia” e “Un posto al sole”), conduce il programma “Quel che bolle in pentola” su TV2000 e a teatro sta portando in tournée il monologo “Cinque donne del Sud”, con il quale a settembre ha vinto il Premio Peppe Natella del Teatro dei Barbuti di Salerno.
L’iniziativa è promossa dal settimanale della diocesi Il Nuovo Giornale in preparazione al Giubileo del 2025, dedicato alla speranza.
Ed una testimone di speranza – dal piccolo schermo come sul palcoscenico – si sente Beatrice Fazi, salernitana, classe 1972, romana d’adozione. È nella torrida estate del Giubileo del Duemila, nella Capitale, che Beatrice incrocia per caso gli sguardi dei giovani arrivati per la Gmg e resta colpita dalla gioia che trasmettono. Un incontro che la “disturba”, perché la sua, di vita, è segnata da inquietudine e insoddisfazione, nonostante i successi professionali. Complice l’incontro con un’amica dei tempi dell’Università, va a parlare con il sacerdote della parrocchia del quartiere in cui vive, don Fabio Rosini: “Quella confessione ha cambiato la mia vita”. Da allora, Beatrice – dentro un percorso di rinascita che coinvolge anche il futuro marito, Pierpaolo – sente che tutto riacquista un significato, anche i dolori che l’hanno segnata nel profondo, a partire dall’aborto vissuto a 21 anni.
Oggi è una donna realizzata, nella vita personale e sul lavoro. Gira l’Italia a raccontare la sua storia, che ha raccolto nel libro “Un cuore nuovo”, edito da Piemme.
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