Baseball – La Serie A resta un frutto proibito per il Piacenza

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Con la sconfitta di sabato notte a Reggio Emilia in gara4 si è chiusa la stagione 2022 del Piacenza. Una stagione terminata in crescendo dopo una regular season vissuta sull’altalena e chiusa all’ultimo secondo con il quarto posto che è valso i play-off.

Definiamo in crescendo il finale nonostante le tre sconfitte su quattro incontri patite contro Reggio. In tutte le sfide i biancorossi hanno lottato assolutamente alla pari, gara1 l’hanno anche vinta ed al Caselli hanno ceduto le armi con margini minimi e oltretutto sprecando parecchio. Ma a piacere è stato l’atteggiamento della squadra, votato al sacrificio e mai rinunciatario. Ci sarebbe voluto anche in campionato e probabilmente il terzo o magari secondo posto non sarebbe sfuggito. Una manciata di vittorie in più avrebbe significato un abbinamento molto più favorevole ai play-off perché, parlandoci chiaro, un avversario peggiore del Reggio non lo si sarebbe potuto trovare.

La memoria corre per esempio alla doppia sconfitta interna alla prima giornata contro lo Junior Parma, poi finito ultimo,  oppure alla trasferta a vuoto in quel di Alghero. Circostanze i cui esiti hanno inciso in modo pesante sul piazzamento finale nel girone. Il gioco espresso a settembre ha tranquillizzato sul fatto che la squadra che si era allestita non era affatto “sbagliata”  confermando che, con qualche ritocco, questo gruppo tra non molto tempo potrebbe andare lontano. Gli infortuni e alcune defezioni impreviste hanno più volte creato emergenze che comunque la squadra ed il suo staff hanno sempre affrontato con serenità e buon senso. E infine non bisogna disconoscere il livello tecnico del girone, sicuramente il più alto tra i quattro di Serie B.

Le sfide incrociate delle semifinali play-off lo hanno del resto confermato. Perché se è vero che alla fine ad andare avanti sono state, come da pronostico, le prime (Codogno e Reggio) e le seconde (Milano e Bolzano) dei gironi A e B è altrettanto vero che, mentre Codogno e Milano hanno passeggiato contro Trieste e Sambonifacese, Reggio e Bolzano hanno sudato sette camicie contro Piacenza ed Alghero. In otto incontri in totale ne hanno persi due e vinti quattro col minimo scarto e se è andata così un motivo ci sarà. Piacenza chiude il campionato del cinquantenario con più di una certezza e soprattutto la consapevolezza che, per compiere il sospirato salto di qualità, bisognerà evitare quei black-out di mentalità che troppe volte quest’anno hanno reso la squadra più vulnerabile di quanto lo fosse in realtà.     

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